Preoccupa per gli effetti sui cittadini la stretta dei tassi sui mutui, che aumenta il rischio di saltare delle rate
Rischia di creare parecchie problematiche la stretta sul costo del denaro operata dalla Bce, la quale andrà a inficiare sui mutui e sui finanziamenti alle imprese. Il tasso principale di riferimento della Bce è infatti risalito al 2%, un valore che non si vedeva dal 2009, e questo aumento andrà a incidere, secondo gli esperti, sui mutui e sui finanziamenti, con le banche che, dovendo pagare interessi maggiori alla Bce, si rifaranno proprio sulle imprese e sui cittadini. Le rate mensili di mutui e finanziamenti, stando alle stime, potrebbero alzarsi di 50 euro al mese, per un totale di circa 600 euro l’anno. Uno scenario che preoccupa e non poco.
La stretta sui tassi e i ritardi nei pagamenti
Questo innalzamento del tasso di riferimento della Bce con tutte le sue conseguenze può portare, secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi, a una serie di ritardi nei pagamenti da parte soprattutto delle famiglie in difficoltà, che vedranno aumentarsi la rata del mutuo e potrebbero non riuscire a fronteggiare questo scenario.
L’aumento profilato, inoltre, potrebbe essere ancora più alto: tutto dipende dai movimenti dell’Euribor, che è il valore di riferimento per i mutui a tasso variabile. Oscillazioni più consistenti possono portare ad aumenti maggiori e a situazioni ancora più complesse. Le simulazioni di siti specializzati come Facile.it e MutuiOnline.it disegnano uno scenario complesso, con molti mutuatari che si troveranno costretti a dover saltare le proprie rate.