Le manifestazioni di dissenso per la guerra in Medio Oriente continuano ad estendersi, arrivando a coinvolgere direttamente anche il noto giornalista David Parenzo. La mattina di giovedì scorso, intorno alle 8 del mattino, membri delle organizzazioni studentesche “Cambiare Rotta” e “Osa” hanno fatto la loro comparsa davanti agli studi di La7 con uno striscione eloquente: “25 aprile. Minacce e aggressioni. Parenzo, vuoi ancora darci lezioni?“.
Parenzo, contestato per la sua partecipazione al corteo della Brigata ebraica, è stato testimone diretto degli scontri avvenuti a Porta San Paolo, quando i manifestanti studenteschi e pro-Palestina hanno incrociato altre fazioni. La situazione è rapidamente degenerata in sputi, spintoni e insulti, con reciproche accuse di violenza tra le parti coinvolte.
Solidarietà a David Parenzo per gli insulti subiti
La reazione politica non si è fatta attendere. Esponenti come il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, hanno espresso solidarietà nei confronti di Parenzo, condannando fermamente gli atti di intolleranza. Gasparri ha sottolineato il carattere inaccettabile della contestazione subita dal giornalista e ha denunciato un crescente clima di antisemitismo, chiedendo un intervento deciso delle autorità competenti.
Anche Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama, ha espresso preoccupazione per l’antisemitismo che si manifesta sempre più apertamente nella società contemporanea. Il senatore ha condannato gli atti di irruzione in redazioni giornalistiche e le manifestazioni di dissenso contro chi commemora la Shoah, sottolineando l’urgente necessità di una condanna unanime e incondizionata di tali comportamenti.