Dopo che il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso per pratica scorretta della Ferragni sul caso Balocco, i ricavi delle sue aziende sono in netto crollo. L’influencer avrebbe bisogno di sei milioni di euro dopo il calo dei ricavi della la società Fenice srl, che possiede il suo marchio. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’imprenditrice potrebbe scegliere di espandere la base azionaria con nuovi soci. I consulenti che ha assunto le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro nei prossimi tre anni.
Tribunale Torino: “Pratica scorretta”
La prima sezione civile del Tribunale di Torino ha accolto il ricorso presentato dalle
associazioni Codacons sulla campagna di beneficenza della industria dolciaria Balocco ritenendola una “pratica commerciale scorretta“. La giudice Gabriella Ratti ha accertato: “La pratica scorretta messa in atto dall’azienda e l’ingannevolezza dei messaggi lanciati al pubblico sulla campagna di beneficenza associata alla vendita del prodotto“.
Antitrust sul caso Balocco
Il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, nel suo intervento alla presentazione della Relazione dell’Autorità alla Camera ha sottolineato i vari successi ottenuti nel corso dell’ultimo anno. Al centro delle analisi il caso Balocco, collegato all’influencer e imprenditrice Chiara Ferragni, le sanzioni al social network TikTok, e l’aumento dei prezzi dei biglietti aerei legato allo sfruttamento degli algoritmi da parte delle compagnie aeree.
“Nel periodo gennaio 2023-marzo 2024, l’Antitrust ha esaminato 34.595 segnalazioni, ha concluso 102 procedimenti – ha dichiarato Roberto Rustichelli – Questa attività ha consentito la restituzione a 600.000 consumatori di oltre 122 milioni di euro“. Un successo per l’Antitrust che si aggiunge a quello registrato nel 2023, che aveva permesso, grazie alla chiusura di “undici procedimenti istruttori relativi a pratiche commerciali aggressive volte a indurre i consumatori ad accettare modifiche unilaterali peggiorative dei prezzi dell’energia elettrica e del gas“, che aveva permesso la restituzione ai consumatori interessati di circa 115 milioni di euro.
Rustichelli ha poi voluto evidenziare come nel periodo dal 2015 al 2023 “i benefici a favore delle imprese e dei consumatori derivanti dall’attività dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sono stati pari a circa 8,4 miliardi di euro, di cui 710 milioni nell’ultimo anno“.
Antitrust sul rapporto tra sponsorizzazione e beneficenza
Roberto Rustichelli ha poi affrontato il caso “Pink Christmas“, ovvero la bufera mediatica e politica che ha investito Chiara Ferragni e l’azienda Balocco lo scorso dicembre. Il presidente ha sottolineato come le istruttorie condotte nel settore dell’influencer marketing “hanno evidenziato come il comportamento dei consumatori possa essere indebitamente pregiudicato da una comunicazione fondata su una ambigua commistione tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza, inducendoli a credere, contrariamente al vero, di contribuire all’iniziativa benefica attraverso l’acquisto del prodotto“.
Il presidente Rustichelli ha poi parlato specificamente del procedimento nei confronti delle società Balocco S.p.A. Industria Dolciaria, Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., dichiarando che “ad esito dell’istruttoria, l’Autorità ha accertato che la donazione pubblicizzata come legata alle vendite del ‘Pandoro Pink Christmas’ era stata fatta dalla sola Balocco diversi mesi prima del lancio del prodotto sul mercato, per un ammontare in cifra fissa, privo dunque di qualunque rapporto con le quantità del prodotto vendute, e senza alcuna partecipazione diretta dell’influencer coinvolta all’iniziativa benefica“.
Antitrust: TikTok multato per contenuti pericolosi per i minori
Trattando poi del social TikTok, il presidente Rustichelli, ha sostenuto che la sanzione nei suoi confronti è legata “a taluni contenuti pericolosi veicolati ai segmenti dell’utenza più esposti in termini di sicurezza, vale a dire i minori, attraverso un sistema di raccomandazione basato sulla profilazione e volto ad accrescere le interazioni e il tempo speso online“.
Un provvedimento necessario a proteggere le vite dei giovani, oggi fin troppo dipendenti dall’uso dei social network, che rischiano di ventare sempre più pericolosi sia in materia di salute mentale che di benessere economico. L’utilizzo degli algoritmi da parte di queste piattaforme, ha spiegato Rustichelli, mira a far sviluppare una dipendenza così che gli utenti facciano fatica a distrarsi e a smettere di utilizzare il social.
L’Antitrust sull’uso degli algoritmi da parte delle compagnie aeree
Gli algoritmi, secondo l’Autorità garante delle comunicazioni, non sono un problema solo per quanto riguarda i social network. Anche le compagnie aeree, come dovrebbe dimostrare l’indagine in corso dell’Antitrust, sfrutterebbero a loro vantaggio le informazioni di ricerca degli utenti, così da provocare un innalzamento del costo dei biglietti.
Rustichelli ha sostenuto, quindi, che l’indagine si basa su un doppio sospetto, ovvero che il mercato dei biglietti aerei sia in qualche modo distorto e che gli utenti siano quindi danneggiati dalle azioni scorrette delle compagnie aeree. Nel caso in cui questi dubbi si dimostrino reali, l’Antitrust “potrà imporre misure correttive, di natura strutturale“.