Il costo dei carburanti in Italia ha nuovamente registrato un aumento significativo, toccando il livello massimo degli ultimi sei mesi, secondo i dati più recenti forniti da Staffetta Quotidiana. Mentre la benzina ha visto un incremento, il prezzo del gasolio ha invece registrato un leggero calo. Questi dati, raccolti su circa 18.000 impianti in Italia, rappresentano un importante indicatore dell’andamento del settore energetico nel paese, oltre a mettere in evidenza gli alti costi che continuano a gravare sulle tasche degli italiani.
Le medie dei prezzi elaborati da Staffetta, mostrano che la benzina self-service è stata venduta a 1,914 euro al litro, registrando un aumento di 2 millesimi, mentre per il gasolio self-service, invece, si è registrato un calo di 1 millesimo, con un prezzo medio di 1,808 euro al litro. Per quanto riguarda i prezzi praticati sulle autostrade, la benzina self-service è stata venduta a 1,996 euro al litro, mentre il gasolio self-service a 1,911 euro al litro.
Caro benzina: i prezzi esagerati preoccupano gli italiani
È interessante notare che nei giorni scorsi siano stati segnalati prezzi ancora più elevati, con la benzina che ha toccato vette esagerate di 2,5 euro al litro e oltre. L’aumento dei prezzi ha suscitato preoccupazione tra i consumatori, soprattutto in vista dei ponti di primavera, e il Codacons ha lanciato un allarme in merito.
L’associazione ha stilato una mappa dei prezzi in tutto il Paese, evidenziando un record di vendita registrato in un distributore di Capolago, in provincia di Varese, che vendeva la benzina servita a 2,854 euro al litro. Il prezzo più alto, registrato sulla A21 Piacenza-Brescia, è stato di 2,549 euro al litro, mentre prezzi elevati sono stati riscontrati anche nell’Alessandrino e in altre zone del Piemonte, della Liguria e della provincia di Palermo.
Nonostante ciò, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato che esistono anche distributori che propongono prezzi al di sotto della media, specialmente in modalità self-service, offrendo così un’opzione più conveniente per i consumatori. Eppure, l’aumento del prezzo riguarda tutti i distributori, e se non dovesse essere invertita la tendenza, a breve, anche quei distributori “convenienti” potrebbero offrire prezzi insostenibili.