Un uomo di 72 anni è deceduto dopo aver contratto il Covid-19 nel 2022. Per quasi due anni è rimasto positivo, non possedendo gli anticorpi necessari a battere il virus, costretto a vivere in ospedale ed a combattere contemporaneamente contro un tumore del sangue e la terribile infezione. Nei due anni in cui ha vissuto nel suo corpo, il virus è mutato circa 50 volte, sviluppandosi quindi come una variante nuova e altamente modificata geneticamente.
Un caso unico al mondo, riferito al Congresso della European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID) a Barcellona da Magda Vergouwe della Amsterdam University Medical Center, il centro sanitario in cui il paziente è stato ricoverato nel febbraio 2022. Una storia da incubo, con protagonista un uomo come tanti che, nonostante le vaccinazioni, ha contratto il virus e non è riuscito più a liberarsene. Il paziente è deceduto dopo lunghi periodi di isolamento e dopo aver vissuto gli ultimi anni della sua esistenza con una qualità della vita decisamente inferiore alla media.
Covid, il paziente era immunocompromesso
Il paziente di 72 anni non è mai riuscito a guarire dall’infezione poiché il suo corpo non era in possesso dei linfociti B, i globuli bianchi che normalmente producono gli anticorpi che combattono il virus del Covid. Una condanna dovuta ad una terapia contro un tumore del sangue che però elimina dal corpo tutti i linfociti B. Un brutale effetto collaterale che ha condannato a morte il 72enne.
L’uomo ha ricevuto vari trattamenti per guarire dall’infezione, compresa una cura concernente l’anticorpo diretto contro il Covid. Cure che però non sono riuscire a debellare il virus dal corpo del paziente, il quale è stato costretto spesso al ricovero ospedaliero a causa di diversi episodi sintomatici legati al Coronavirus. Il 72enne è stato anche ricoverato in speciali aree, dove era obbligatorio mantenere l’isolamento e l’uso intensivo di materiali protettivi personali. Un uomo in una bolla, sofferente e lontano dai suoi affetti, costretto a combattere contro due malattie troppo forti, barricate in un corpo troppo debole.