La nuova produzione di Pelléas et Mélisande di Debussy completa un cartellone in cui compaiono artisti come Silvia Costa e Laetitia Casta
Il Festival dei due mondi di Spoleto partirà il 23 giugno e si protrarrà fino al 9 luglio 2023. La manifestazione mescolerà la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori, mettendo in relazione musica, opera, danza, teatro, arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali. Le due grandi orchestre in residenza sono quella del Festival di Budapest diretta da Iván Fischer, impegnata quest’anno in una nuova produzione d’Opera, e quella dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia con i direttori Jakub Hrůša e Antonio Pappano per i due concerti sinfonici di apertura e chiusura.
Il programma del Festival di Spoleto 2023
La nuova produzione di Pelléas et Mélisande di Debussy firmata Iván Fischer e Marco Gandini completa un cartellone in cui compaiono nomi di artisti quali Silvia Costa e Laetitia Casta con due nuovi progetti di teatro musicale. Emergono le grandi voci di Rhiannon Giddens e di Imany, il virtuosismo di Cameron Carpenter all’organo, l’elettronica di Max Cooper, con una performance live audio-video, e il timbro graffiante dell’artista afroamericano Lonnie Holley accompagnato dal duo Nelson Patton.
Per il teatro, Leonardo Lidi affronta Zio Vanja nella sua seconda tappa della trilogia su Čechov, Antonio Latella mette alla prova gli allievi della Accademia Silvio d’Amico con un omaggio a Massimo Binazzi; Luca Marinelli e Fabian Jung interrogano la scimmia di Kafka, Silvio Orlando è interprete in Ciarlatani da Los Farsantes del drammaturgo spagnolo Pablo Remón mentre Alessandro Baricco porta in scena Tucidide con Stefania Rocca e Valeria Solarino, accompagnato dalle musiche di Giovanni Sollima, Enrico Melozzi e dei 100 cellos.
Sergio Blanco approda al Festival con la sua Divina Invención mentre prosegue il progetto con i detenuti del carcere di Giorgio Flamini per un “sogno” shakespeariano e le iniziative speciali sul “Mondo che non c’è”. Per la sezione danza il progetto di Benjamin Millepied con Alexandre Tharaud vede il ritorno del coreografo alla danza in assolo: ci saranno due nuove produzioni firmate Sharon Eyal – Gai Behar, Into the Hairy con i costumi Christian Dior Couture, e Marie Chouinard con il nuovo «M».