Quest’anno la Fondazione Hydra è main sponsor dell’iniziativa “The Water We Want” promossa dal WAMU-NET e inaugurata lo scorso giugno in occasione del 2° Forum delle Acque di Piediluco. Un contest internazionale che punta alla sensibilizzazione dei giovani alla cultura dell’acqua dove vengono presentati i lavori da scuole di tutto il mondo grazie alla preziosa collaborazione della rete dei musei dell’Acqua.
‘The Water We Want’: le parole di Capati
Il contest è diviso in due sezioni: una per i giovani dai 6 ai 13 anni, con dei lavori pittorici, grafici e quelli per i ragazzi delle superiori che hanno realizzato degli elaborati multimediali. Su questa importante iniziativa, il direttore di Hydra, Alessandri Capati ha affermato: “Abbiamo voluto dare il nostro contributo organizzando un’istallazione temporanea all’interno del museo e abbiamo digitalizzato l’esperienza di visita delle varie esposizioni attraverso il metaverso con la piattaforma spatial“.
La mostra sarà presente a breve all’interno del museo Hydra, mentre lo spazio digitale è già online nella piattaforma. “Si è scelto il metaverso proprio per rendere virtuale l’esperienza di visita della mostra” ha poi aggiunto.
Hydra: l’aiuto in Marocco
A seguito del devastante terremoto che ha colpito il Marocco, in particolare la regione di Marrakech, sono ora in corso le valutazioni dei danni per la ricostruzione. Uno degli ultimi mulini ad acqua del territorio è stato completamente distrutto. Per questo motivo il 15 settembre WAMU-NET ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere il restauro di questo manufatto idraulico storico. Ad oggi sono stati raccolti oltre 2000 euro grazie al contributo della rete dei musei dell’Acqua, tra cui Hydra.
“Durante la conferenza a Marrakech abbiamo fatto visita a dei paesini di montagna che sono stati poi colpiti dal violento terremoto qualche mese più tardi. Calore, tradizione e disponibilità della popolazione locale hanno reso la permanenza in Marocco un’esperienza unica. Tra i danni provocati dal terremoto c’è stato anche il crollo di un mulino che ricordiamo con particolare bellezza. Per questo motivo io ed il presidente di Hydra, Francesco Fioretti, abbiamo deciso di rispondere all’emergenza” ha concluso Capati.