Giornata intensa di trattative con la direzione che slitta a sera: si va alla modalità mista, la De Micheli non ci sta
Serve una lunga giornata di colloqui e trattative, alla fine il Pd evita la spaccatura e si trova un compromesso. I Dem trovano l’accordo per le modalità di voto delle primarie, che serviranno a indicare il nuovo segretario del partito. Evitato così lo scenario peggiore, quello cioè di una spaccatura totale, come alla vigilia temevano Letta e compagnia.
Sul tavolo sono finite le due tesi contrapposte di Elly Schlein, favorevole all’apertura online del voto, e Stefano Bonaccini, contrario invece a cambiare le regole. Si è arrivati a una soluzione mista: potranno votare attraverso la piattaforma on line “le persone residenti e/o domiciliate all’estero; le persone impossibilitate a recarsi ai seggi per condizioni di disabilità, malattia o altri impedimenti definiti dalla Commissione nazionale per il Congresso, che autocertifichino tali condizioni; persone residenti in località la cui distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l’esercizio del voto, sulla base di criteri determinati dalla Commissione nazionale per il Congresso”.
Cosa cambia per il voto e le reazioni
Chi vorrà votare per via telematica dovrà registrarsi entro il 12 febbraio sull’apposita piattaforma e identificarsi attraverso un documento di riconoscimento o lo Spid. “L’accordo in direzione è una vittoria per il Pd. Rompere il muro della partecipazione con primarie online è importante per definire il profilo di un partito unito, moderno e inclusivo”, esultano a sera dal comitato Schlein. Anche dal fronte Bonaccini trapela soddisfazione. “Sarebbe stato folle spaccare il Partito democratico e abbiamo fatto di tutto oggi per evitarlo, con grande senso di responsabilità. È molto importante che la Direzione abbia confermato che il voto delle primarie sarà in presenza ai gazebo.Siamo un partito solido e radicato, una comunità, non una piattaforma virtuale. Sono previste altre e piuttosto limitate possibilità di voto per venire incontro alle giuste esigenze di chi avrebbe evidenti difficoltà a raggiungere i gazebo”, la sottolineatura. De Micheli non è d’accordo e sceglie di non partecipare al voto. “Anche se capisco la questione del digitale ritengo che quello che c’è scritto nel regolamento allarghi troppo l’utilizzo di uno strumento che invece deve essere deciso dai nostri iscritti”, taglia corto.