In occasione del 25 aprile, festa nazione della Liberazione, un manifesto elettorale delle Europee raffigurante il premier Giorgia Meloni è stato appeso al contrario ad Aosta. Il cartellone, apparso davanti ad una pensilina dell’autobus in piazza dell’Arco Augusto, ha scatenato non poche polemiche, anche in relazione alle vicissitudini legate alla festività che hanno investito il centrodestra.
Giorgia Meloni, già nei giorni precedenti, era stata accusata di non voler riconoscere l’importanza della celebrazione, in particolare a causa dell’annullamento della partecipazione dell’intellettuale Antonio Scurati nella trasmissione Rai “Che sarà“, condotta da Serena Bortone. Scurati avrebbe dovuto portare in diretta un monologo sul 25 aprile, con chiari riferimenti al governo Meloni. Le polemiche che sono nate dalla vicenda continuano a far pensare l’opinione pubblica ancora oggi.
Il manifesto apparso ad Aosta ha nuovamente acceso le discussioni, in particolare all’interno della maggioranza, che chiede più tutele e soprattutto più tolleranza. Oltre al manifesto, in altre città della Val d’Aosta, alcuni manifesti raffiguranti il Presidente del Consiglio sono stati imbrattati con scritte e disegni.
Le parole di Zucchi sul manifesto di Meloni
“Ci sono accertamenti in corso per appurare se il capovolgimento del manifesto sia o meno di natura dolosa” ha dichiarato il presidente di Fratelli d’Italia Valle d’Aosta Alberto Zucchi, che ha poi aggiunto con tono molto critico: “Quanto agli imbrattamenti, sono un chiaro segno di intolleranza civile e politica: mi aspetto che vengano condannati dalle istituzioni valdostane“. Non sono ancora stati individuati gli autori del gesto, né è chiaro se chi ha appeso il manifesto al contrario sia anche l’autore degli imbrattamenti sugli altri cartelloni elettorali.
Zucchi ha poi voluto sottolineare che le scritte apparse sui manifesti “denotano, ancor di più nella giornata di ieri, l’intolleranza, il livore e l’avvelenamento del clima politico. Che certe frange si rifiutino di riconoscere il risultato di un voto democraticamente espresso è inaccettabile“. Il clima sembra essere tornato quello di qualche mese fa quando, in occasione del cortei contro il conflitto tra Israele e Palestina, alcuni manifestanti avrebbero imbrattato o dato fuoco a immagini della premier Meloni, mostrandola anche in forma caricaturale.
Il Presidente Zucchi, quindi, ha rivolto un appello alle altre forze politiche, in particolare quelle dell’opposizione, affinché intervengano per riportare ordine e rispetto nei confronti del Capo del governo. “Certi cori e peana non possono sempre e soltanto provenire quando certe cose accadono da una parte” ha dichiarato infatti Alberto Zucchi.