L’allarme lanciato da Save The Children. Il Paese è sull’orlo del baratro a causa dell’impatto dei terremoti che hanno colpito almeno 8,8 milioni di persone
Prima del sisma del 6 febbraio, più di 15 milioni di persone in tutta la Siria dipendevano dagli aiuti umanitari, ora la situazione è ancora più tragica. Scatta l’allarme di Save The Children.
Paese al baratro
Dopo 12 anni di conflitto, il paese è sull’orlo del baratro a causa dell’impatto dei terremoti che hanno colpito almeno 8,8 milioni di persone. Nel 2023, la Siria è il Paese con una delle più grandi crisi di sfollati a livello globale. Il conflitto ha portato a sfollamenti multipli, povertà diffusa e milioni di bambini siriani che hanno subito ripetuti shock.
Migliaia di famiglie in Siria vivono in edifici non finiti, insediamenti informali e tende improvvisate. Riscaldarsi è diventato ancora più difficile a causa della carenza di carburante ed elettricità. Le famiglie sfollate ricorrono sempre più a misure disperate per sopravvivere.
Sono numerose le segnalazioni di bambini feriti da residuati bellici esplosivi mentre raccolgono legna da ardere. Save the Children fornisce assistenza alle bambine e ai bambini in Siria dal 2012 con interventi di emergenza e salvavita, con attività di recupero che supportano il ripristino dei servizi di base e mirano a raggiungere fino all’ultimo bambino in difficoltà.
L’aiuto di Save The Children
Nell’ambito della risposta al terremoto, Save the Children sta fornendo aiuti attraverso partner, intervenendo nei governatorati di Idlib, Aleppo e Raqqa e fornendo razioni alimentari di emergenza, coperte, tende e indumenti pesanti. L’Ong si sta inoltre assicurando che i bambini e le loro famiglie possano mantenersi puliti, sani e protetti da malattie fornendo acqua potabile sicura e articoli igienico-sanitari essenziali.