Continuano le ricerche di recupero dei corpi travolti dalla valanga insieme ad attrezzature: i Ris lavorano al riconoscimento. I dispersi scendono a otto: tornati cinque escursionisti
Si continua a scavare sotto i detriti della Marmolada. Mentre si tira un sospiro di sollievo per il ritorno di quattro stranieri e un giovane al parcheggio dove avevano lasciato le macchine: il numero dei dispersi scende a otto.
Fra le rocce che si sono distaccate dalla montagna, i soccorritori fanno una macabra scoperta: «Anche in questa mattinata, in tre o quattro punti, abbiamo ritrovato sia dei resti umani che attrazzatura. Tutto è già stato prelevato dagli operatori in elicottero. Ci sono parti umane, di dimensioni molto piccole, tante neanche collocabili in una parte del corpo o l’altra. Sono cose molto dolorose», riferisce il capo del Soccorso alpino, Maurizio Dellantonio.
Al lavoro per il riconoscimento delle salme sono i Ris di Parma. Si cerca di confrontare il dna dei resti nelle macerie con quello dei parenti alla ricerca dei loro cari. La procura non ha ancora concesso il nulla osta per i funerali delle vittime già identificate.