I carabinieri di Milano hanno arrestato il titolare di un internet point che incassava il versamento via Pos, e restituiva “cash” il denaro ai clienti
Un raggiro da oltre un milione di euro. A Milano, i carabinieri hanno arrestato un cittadino che grazie alla sua attività di internet point gestiva, anzi “riciclava” il reddito di cittadinanza. Le accuse sono di riciclaggio continuato e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. La somma riciclata dall’uomo ammonta a circa 213mila euro, mentre la truffa ai danni dello Stato è stata quantificata in un milione e 100mila euro.
Le indagini
Le indagini dei carabinieri hanno svelato varie dinamiche. Il truffatore percepiva il reddito di cittadinanza senza aver i requisiti: lo monetivizzava tramite acquisti finti con la carta del sussidio in un internet point di via Padova a Milano, con il titolare che incassava il versamento senza causale via Pos, e restituiva “cash” il denaro ai clienti trattenendo per il disturbo il 15% di provvigione.
Le indagini erano partite a febbraio 2021. I carabinieri – attraverso tabulati telefonici, le intercettazioni, gli acquisti simulati e le telecamere istallate nel negozio – sono riusciti a ricostruire il meccanismo che portava il titolare a trasformare i soldi digitali della carta reddito in denaro contante a partire dall’ottobre del 2020.
Le persone che hanno fatto acquisti nell’internet point durante il periodo delle indagini sono circa 244, tutte straniere. Tra queste, sono 232, di cui circa 140 di base a Milano, quelle che percepivano il reddito senza averne diritto. Adesso gli indebiti percettori, deferiti alle procure di Milano, Cosenza, Bergamo, Roma, Brescia, Como e Torino, sono indagati per i reati di falsa attestazione del possesso dei requisiti per la corresponsione del beneficio e truffa aggravata.