Un intenso viaggio tra storie e personaggi che porta alla scoperta della disillusione
Stimolare l’immaginazione ma anche, pensare in modo autonomo e critico immedesimandosi nell’altro. E’ questo l’intento de “Il quarto cerchio” del giovane scrittore reggino Alessandro Romeo, un incredibile e intenso viaggio tra storie e personaggi.
Attraverso tre diversi fili narrativi, l’autore con la sua prima opera narrativa, traccia racconti che sembrano separati tra loro ma che, in realtà, si scoprono parte di uno stesso piano narrativo descritto sotto i vari punti di vista dei sei protagonisti.
«Due ragazzi, aiutati da un burbero marinaio stranamente colto, vogliono imparare a guidare una nave e, allo stesso tempo, capire perchè sia scomparso il nonno di uno dei protagonisti – ci svela l’autore e docente -. Poi, c’è una musicista ricoverata in un istituto che dopo aver perso il suo bambino, viene sommersa da tutte le possibili evoluzioni di una vita che non si è potuta realizzare e ancora, un uomo che tenta di costruire una nave in grado di esplorare l’oceano delle realtà alternative per poter ritrovare i propri cari perduti, dopo aver assoldato uno strano comandante e il suo assistente. Ogni personaggio – continua Romeo – ha uno scopo che tenta di raggiungere viaggiando, fisicamente o figurativamente e tutti sono legati ad una nave misteriosa, la quale è in grado di solcare un oceano fantastico, metafora del destino e delle sue imprevedibili diramazioni. In sintesi, è la storia di chi vuol costruire una nave, di chi vorrebbe imparare a condurla e di chi l’ha persa definitivamente».
Il Quarto Cerchio è quell’indagine spesso incastonata nell’indissolubile rapporto tra natura e uomo, teatro maestoso e crudele delle vicende narrate, è il perfetto risultato di riflessioni sequenziali, come se fossimo in un sistema di specchi consecutivi per cui riusciamo a distinguere ogni cosa che ci circonda solo tramite l’interazione misurabile che lega un oggetto ad un altro.
Ogni lettore, liberamente, costruisce il proprio “quarto cerchio” per tentare di risolvere il puzzle e, stimolando la propria fantasia, raccoglie tutto ciò che gli altri tre cerchi suscitano nel suo animo. Angosce, paure, speranze, gioie scritte nere su bianco, spronano a fare quel viaggio alla scoperta di noi stessi, alla scoperta dei propri desideri, dei propri sogni e della loro non sempre certa realizzazione, come evidenzia anche la postfazione dell’autrice Daniela Orlando.
Lo scrittore Romeo con delicatezza e una raffinata scrittura, scivola da un ambiente all’altro, riuscendo con la sua preziosa opera narrativa la cui copertina è di Gabriele Favretto, ad esaltare al meglio la visione di un viaggio che porta alla scoperta della disillusione.