Il leader di Italia Viva vede il 10 per cento come ipotesi per contare poi in Parlamento: e se dalle urne non uscirà un chiaro vincitore ha pronto il piano B
Obiettivo 10%. Matteo Renzi guarda ai numeri e fissa la soglia oltre la quale sentirsi soddisfatto per quello che riguarda il risultato elettorale del 25 settembre. Non solo, ma il leader di Italia Viva, in corsa nel Terzo Polo insieme ad Azione di Carlo Calenda, guarda anche oltre: nel caso in cui dalle urne non uscirà un governo forte, ecco che per Renzi tornerà buono il nome di Mario Draghi.
«Se facciamo più del 10% – spiega Renzi in una intervista a La Stampa – saremo decisivi in Parlamento per la nascita di un governo serio e istituzionale. Se facciamo meno del 10% al Governo ci va la Meloni e noi faremo un’opposizione civile ma rigorosa». Poi il ragionamento sull’esito delle urne: «Nel caso in cui non dovesse uscire un chiaro vincitore, potrebbe governare Draghi: si creassero le condizioni e Mattarella glielo proponesse, sono certo che Mario Draghi accetterebbe».