Via alle trattative per la formazione del nuovo governo: i Conservatori non hanno i numeri per governare da soli
Sanna Marin ammette la sconfitta del suo partito, e ora si apre la partita per la formazione del nuovo governo. Governo che nascerà sicuramente da un accordo tra diverse forze, visto che i Conservatori di Petteri Orpo, nonostante il buon risultato, non hanno ottenuto il numero minimo di seggi per guidare da soli l’esecutivo.
Le nuove alleanze
Come previsto sin dalle prime indicazioni post voto, la coalizione socialdemocratica della premier in carica non ha ottenuto il successo sperato, non riuscendo così a riconfermare i voti del primo mandato. E ora al suo posto potrebbe finire proprio Orpo, 53 anni, sposato con due figli e a capo del partito conservatore liberale finlandese Kokoomus dal 2016. Ha fatto parte di diversi governi in cui ha ricoperto incarichi da vicepremier, ministro delle finanze, ministro degli interni e ministro delle politiche agricole. Uno dei punti principali su cui ha basato la sua campagna elettorale è stata l’economia, con la promessa di diminuire il debito pubblico.
Come andranno le trattative
Il sistema politico finlandese prevede che il capo del partito con il maggior numero di poltrone riceverà un incarico esplorativo per poter formare un governo e ottenere il supporto di una maggioranza parlamentare. In questo caso il partito conservatore, con i suoi 48 seggi, non avrà i numeri per governare da solo ma dovrà chiedere il sostegno a uno degli altri due grandi partiti: il partito di destra nazionalista, 46 seggi, oppure i Social Democratici, guidati dalla premier uscente Sanna Marin con 43 seggi. Il partito di destra nazionalista Perussuomalaiset è guidato dal 2021 dalla leader 45enne Riikka Purra che ha cercato di modernizzare l’immagine del partito e tra i suoi punti principali vuole ridurre l’immigrazione, usando la confinante Svezia come esempio negativo, in termini di politica di migrazione.