Continua la protesta dell’anarchico contro il 41 bis: sciopero della fame dal 19 ottobre. Se la situazione di salute dovesse peggiorare il detenuto sarà trasferito nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo
Non ha nessuna intenzione di cambiare rotta, l’anarchico Alfredo Cospito, che dal 19 ottobre scorso è in pieno sciopero della fame per manifestare contro il 41 bis disposto nei suoi confronti per i prossimi quattro anni. Cospito è stato trasferito dal carcere di Sassari nel carcere di Opera nei giorni passati proprio a causa delle sue condizioni di salute in peggioramento. Ma il cambiamento non è servito a fargli cambiare idea sul suo sciopero. L’anarchico ha incontrato il suo difensore nel padiglione del Servizio assistenza intensificata del carcere di Opera che l’ha trovato dimagrito di 50 chili.
“La situazione è sempre la stessa: Alfredo continua a dimagrire – afferma l’avvocato Flavio Rossi Albertini – ora pesa 70 kg e rifiuta di prendere gli integratori”. Domani l’anarchico sarà visitato dal medico nominato dal difensore per misurare quanto sia grave la situazione per il detenuto. “Dopo la visita avremo ulteriori elementi per valutare le condizioni di Cospito”, afferma il difensore.
“La situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro” afferma il Garante nazionale dei detenuti
Anche il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, si è recato ad Opera per vedere la situazione ed ha confermato che Cospito è “costantemente” e “ben monitorato dai medici”. Nonostante ciò “pur essendo attualmente in condizioni decenti, la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. Parliamo pur sempre di una persona di 55 anni che non si nutre da troppo tempo”, aggiunge il Garante.
Dunque, al momento la situazione del detenuto non sembra essere “allarmante” da richiedere un tempestivo ricovero in ospedale ma dato lo sciopero in corso la situazione potrebbe peggiorare rapidamente. Il suo quadro clinico, infatti, è stato definito stabile anche se la sua “alimentazione” è limitata all’assunzione di acqua e sale o zucchero.
Nei giorni passati la difesa ha presentato una diffida al ministero della Giustizia e per conoscenza al Garante dei detenuti, affinché in caso di peggioramento delle condizioni di salute Cospito non venga sottoposto alla nutrizione o a trattamenti forzati. In ogni caso, se la situazione dovesse peggiorare il detenuto sarà trasferito nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo. “È nostro dovere assicurargli le migliori condizioni di salute ed eventualmente trasferirlo in una clinica qualora degenerassero“, ha affermato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove.