Tensione e scontri hanno infiammato Milano durante il corteo del 25 aprile, con una molteplicità di anime e ideologie in gioco. Quando la Brigata Ebraica ha attraversato piazza Duomo, alcuni giovani palestinesi hanno cercato di avvicinarsi, scatenando caos e lanci di fumogeni. I City Angels hanno cercato di intervenire, ma senza successo.
Contestazioni e insulti
La folla pro-Palestina ha contestato la Brigata Ebraica con cori e insulti, accusandoli di sionismo e di avere le mani sporche di sangue. La Brigata Ebraica ha risposto mostrando cartelli con i nomi dei campi di concentramento e la stella di David, invitando i manifestanti a studiare la storia.
Dopo circa dieci minuti di scontri, sono intervenuti gli agenti in assetto anti-sommossa per sedare gli animi. La tensione è rimasta alta anche dopo la fine della cerimonia ufficiale, con alcuni manifestanti pro-Palestina che hanno spinto le transenne e lanciato una bottiglia di vetro contro le forze dell’ordine. Due giovani di origine nordafricana sono stati fermati e accompagnati in questura per aggressione nei confronti dei partecipanti al corteo.
Discorsi e riflessioni
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza di lavorare sui valori del 25 aprile e di contrastare ogni tentativo di limitare la democrazia. Ha inoltre criticato la censura RAI nei confronti dello scrittore Antonio Scurati, che ha letto il suo monologo in piazza Duomo. Il presidente dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo, ha definito la censura a Scurati un “tradimento della Costituzione”, mentre lo stesso Scurati ha accusato il governo di non pronunciare la parola “antifascismo” e di alimentare lo spettro del fascismo in Italia.
La segretaria del PD, Elly Schlein, ha ribadito l’importanza di difendere la Costituzione e i valori della Resistenza, mentre Carlo Calenda, leader di Azione, ha invitato all’unità e ha definito il 25 aprile “una festa di tutti, non settaria”. Luca Squeri, deputato di Forza Italia, ha espresso la sua solidarietà alla Brigata Ebraica e ha invitato a ricordare il sacrificio della Resistenza per unire il Paese, non dividerlo. In conclusione, il 25 aprile a Milano è stato caratterizzato da tensioni e contrasti, a dimostrazione di come questa data continui a dividere l’opinione pubblica italiana.