Greenpeace Italia lancia l’allarme: a luglio e agosto le acque del golfo ligure hanno sfiorato i 27 gradi
La stagione estiva 2022 si conferma ancora una volta essere l’estate più calda di sempre con un nuovo e triste record: la temperature delle acque dei mari italiani sono sempre più alte. L’allarme è dato da Greenpeace, l’associazione ambientalista che, in collaborazione con l’Università di Genova ed ElbaTech, ha dato vita al progetto “Mare Caldo”, per il monitoraggio delle aree marine protette.
Dopo aver installato alcune sonde al largo di Portofino e isola d’Elba, Greenpeace analizza e rende noti i risultati trovati: le acque italiane hanno innalzato la loro temperatura di due gradi centigradi, toccando i 27 gradi di media. L’associazione suggerisce che il dato è una vera e propria “anomalia termica”, ma anche conseguenza del torrido caldo che si è abbattuto quest’anno per tutte l’estate.
Spiegano, infatti, gli enti interessati e coinvolti nel progetto che nei primi mesi della bella stagione i bacini d’acqua salata hanno subito un assorbimento di calore notevole, che ha portato alla stratificazione della colonna d’acqua. Successivamente, il caldo si è propagato anche verso il fondale, dove è più difficile che arrivino i raggi del sole, toccando i 22 gradi centigradi a una profondità di 20-30 metri.
L’allarme Greenpeace
L’associazione ambientalista nel rendere noti i risultati provvisori del progetto “Mare Caldo”, denuncia la scarsa attenzione data al surriscaldamento climatico da parte del governo. L’aumento delle temperature in mare è “un segnale allarmante ma evidentemente ignorato dal nostro governo”, commenta Greenpeace.
“Invece di proteggere l’ambiente e le persone dai cambiamenti climatici ha deciso di incentivare le trivellazioni, anche in mare, e l’uso di gas fossile”, continua. L’organizzazione ecologista chiede, quindi, un maggiore interesse anche su questo tema.
Se il mare aumenta temperatura: le conseguenze
Niente più refrigerio per i turisti delle spiagge italiane che cercano fra le onde del mare un sollievo al cocente sole. In realtà, l’aumento delle temperature marine ha conseguenze gravi da non sottovalutare.
Il primo effetto è l’innalzamento del livello dell’acqua, dovuto sia alla dilatazione termica sia, a livelli macroscopici e globali, allo scioglimento dei ghiacciai. In più, la possibilità di eventi meteorologici estremi aumenta: mari, oceani e lidi sono dei termoregolatori ambientali la cui funzione è quella di mitigare le temperature lì dove ci sia un eccesso.
Terza conseguenza del surriscaldamento dei mari è lo stravolgimento dell’ecosistema marittimo, ossia dell’insieme di piante e animali che vi abitano al suo interno. Il maggior caldo potrebbe attirare le specie di acqua calda verso luoghi dove prima non sarebbero mai arrivate, stravolgendo l’intero equilibrio ittico.