La candidatura del generale leghista Roberto Vannacci alle europee fa ancora discutere. Le parole che ha scelto di usare nel suo libro “Il mondo al contrario” sono esaustive caratteristiche di una realtà del tutto personale, che avevano trovato il riscontro negativo da parte della scena politica del centrosinistra. Ora la sua intervista a La Stampa, lascia ancora più interdetti, tra le sue risposte sull’istruzione, dall’italiano che “ha la pelle bianca”, all’omosessuale che se “ostenta da esibizionista deve accettare le critiche”, dall’aborto che “non è un diritto” alle classi separate per gli studenti disabili.
Le parole di Vannacci
“Mussolini è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di ‘statista’ sul dizionario“. A quasi un mese dalle Europee, il candidato leghista Roberto Vannacci, racconta le sue opinioni su diversi temi. Il generale spiega sul sentirsi antifascista: “Trovo non abbia alcun senso. A me non piace essere anti. E poi il fascismo è finito quasi cento anni fa. Lei è antinapoleonico?“.
Vannacci afferma poi di essere a favore del ritorno della leva obbligatoria: “La difesa della Patria, anche in armi, è un sacro dovere di ogni cittadino, come previsto nella Costituzione”. Sulle polemiche nella Lega per la sua candidatura chiarisce: “Non c’è bisogno di porgere ramoscelli d’ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro“.
Vannacci dice la sua anche sugli studenti manganellati a Firenze: “Le forze di polizia sono chiamate a intervenire per far rispettare le regole. Se qualcuno vuole infrangerle, si mette nelle condizioni di essere manganellato“. Vannacci propone delle classi separate a scuola: “Credo che delle classi con caratteristiche separate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico“.
Il generale sostiene poi che l’aborto sia “un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto“. Su come migliorare il rapporto con i leghisti del Nord Italia afferma: “Non c’è bisogno di porgere ramoscelli d’ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro“. Al Corriere della Sera aggiunge: “Il ministro Crosetto è stato ironico, sarcastico, anche un po’ criptico. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, spero di non deluderlo, di sicuro se dovessi essere eletto a Bruxelles mi batterei in ogni modo per perseguire la pace nel più breve tempo possibile“.