Scostamento di bilancio, proroga per il prezzo dei carburanti: il premier Draghi incontra il ministro dell’Economia Franco. Intanto il Piano Nazionale rischia di arenarsi
Mentre tutti spingono per le misure sul caro bollette, c’è anche il tema del Pnrr da continuare a portare avanti. Il premier Mario Draghi è schiacciato in questa forbice che rischia di prolungare i tempi di attuazione sia sul primo che sul secondo fronte. Il problema energetico sta diventando sempre più impellente: le imprese, le associazioni di categoria, tutti i partiti e i sindacati spingono per misure urgenti. Anche perché l’inverno arriverà a breve e le ferie delle imprese stanno per finire: questo significa ulteriore necessità di energia.
La situazione per il Pnrr
Dall’altro lato però ci sono anche le scadenze europee sul Piano Nazionale: durante l’ultima riunione tenuta dal sottosegretario alla presidenza Garofoli con i capi di gabinetto dei ministeri, è stato stilato un cronoprogramma: l’obiettivo è 121 provvedimenti attuativi a settembre e 122 provvedimenti a ottobre. Finora, secondo il governo, dal 13 febbraio 2021 a oggi sono stati adottati 1260 provvedimenti, di cui 532 solo negli otto mesi del 2022.
Le misure per l’energia
Sul fronte energia la situazione non è semplice. L’attuale governo infatti non può pensare di rimandare la questione al prossimo, visti i tempi stretti e la possibilità che la formazione ufficiale dell’esecutivo non sarà così semplice. Sul tavolo c’è l’ipotesi dello scostamento di bilancio per trovare nuovi fondi, ipotesi che però non piace ai più. Nelle prossime ore serviranno altri incontri, anche in considerazione del prossimo Consiglio europeo. La misura più vicina è quella della proroga al 5 ottobre del taglio delle accise sui carburanti.