I friulani schiantano la squadra meneghina (3-1) e per ora sono primi in classifica
Crisi nera per l’Inter che cade a Udine nonostante il vantaggio iniziale di Barella. Momento difficile per la squadra di Inzaghi, mentre sogna la formazione di Sottil, l’Udinese guadagna per qualche ora la testa della classifica. Per la dura trasferta di Udine, Inzaghi opta per il classico 3-5-2. Handanovic sostituisce Onana, ormai portiere di Champions, in mezzo al campo spazio a Mkyhtarian dal 1’ e Barella. In attacco Dzeko scelto come spalla del rientrante Lautaro, per dare più fisicità alla manovra offensiva.
I nerazzurri partono bene con Barella
La partita inizia bene per i nerazzurri. Barella al minuto 4 incastra sotto l’incrocio una punizione dal limite magistralmente guadagnata da Lautaro. Il gol potrebbe indirizzare la partita, ma l’Udinese di Sottil è una formazione ostica, rimane in gara e inizia a macinare gioco.
Al minuto 22, con Bastoni e Mkyhtarian già ammoniti, arriva il pari friulano. Pereyra scodella in mezzo e Skriniar, in mischia, deposita nella sua porta, alle spalle di un incolpevole Handanovic. È un segnale negativo per la formazione nerazzurra, con Inzaghi che toglie i due ammoniti alla mezz’ora , ci saranno polemiche, e inserisce Gagliardini e Dimarco per mettere gamba in mezzo al campo. La prima frazione si conclude senza grandi sussulti, con l’Inter che rientra nello spogliatoio delusa dalla sua prestazione nel primo tempo.
Nel secondo tempo parte forte l’Inter ma, eccetto una rete annullata a Dzeko, all’ora di gioco, e un colpo di testa di Dumfries fuori misura, l’Udinese ha gioco facile nel difendere. Dopo un palo colpito al 75’ da Deolofeu, un miracolo di Handanovic su Lovric, arriva il raddoppio di Bijol al minuto 84 che, seguito dalla rete di Arslan al 94’, regala una vittoria storica ai friulani e manda l’Inter in crisi nera.