Il motivo dell’aumento risiede le nuove affermazioni di competenze che stanno affrontando le imprese, i territori, le amministrazioni pubbliche
In Italia il numero dei dirigenti nelle imprese è aumentato del 5,4%, nel biennio 2020-2021. Il dato emerge dal “Rapporto Manager 2023” su dati Inps, presentato nel corso dell’Assemblea annuale di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria.
Per quanto riguarda le donne, l’incremento è del +13,4% rispetto al +3,5% degli uomini su base nazionale. In Umbria si attesta su +2,3% che porta il numero complessivo dei manager a 655 con una crescita dell’universo femminile fa segnare un +2,5% dal 2020 al 2021.
I settori in cui i manager sono più presenti
“In questo momento stiamo vivendo una vera e propria nuova rivoluzione industriale 4.0 che mette al centro la relazione tra risorse umane e la tecnologia – afferma Roberto Saliola, Presidente Manageritalia – saranno sempre più rilevanti e determinanti, per affermarsi nel mondo del lavoro e dell’impresa, le soft skills come: creatività, empatia, capacità di adattamento oltre ovviamente a competenze aggiornate”.
Il motivo dell’aumento risiede nelle nuove affermazioni di competenze che stanno affrontando le imprese, i territori, le amministrazioni pubbliche, che hanno bisogno di manager. In Umbria ci sono 655 manager (574 uomini e 81 donne): Perugia è la provincia con più dirigenti, sono 510 (442 uomini e 68 donne) con un incremento del 3,7%. Terni è in controtendenza rispetto al dato nazionale e regionale, con un calo complessivo dei manager del -2% che porta il loro numero a 145 (132 uomini e 13 donne): qui le dirigenti donne fanno segnare un drastico decremento con un -13,3%. I settori interessati sono quelli del terziario e terziario avanzato, con una crescita nell’ambito dell’Istruzione, Servizi di informazione e comunicazione.