Crollo Scampia, oggi i funerali delle 3 vittime: Napoli in lutto

Nella Vela di Scampia che è crollata lunedì il bilancio dei morti arriva a 3 e 300 degli 800 sfollati possono tornare nelle loro abitazioni

Redazione
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Questa mattina si stanno celebrando i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio della Vela celeste di Scampia. A presiedere la funzione è l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia con circa duemila persone presenti. Come deciso in Prefettura a Napoli, a causa delle ondate di calore preannunciate dalla Protezione civile, la messa è stata anticipata alle 9. A quell’ora sono arrivati in piazza i tre feretri. 

Prima dei funerali i parenti delle vittime hanno potuto dare l’ultimo saluto in forma privata ai propri cari nella chiesa della Resurrezione. Per l’occasione il Comune di Napoli ha predisposto un dispositivo di traffico ad hoc, istituendo il divieto di transito nelle zone adiacenti. Per la giornata di oggi il sindaco Manfredi ha disposto il lutto cittadino. 

Scampia: i morti

Insieme alle due persone decedute la stessa sera di lunedì 22 luglio nel crollo della Vela Celeste a Scampia, a Napoli, questa ieri è morta anche una delle donne che era stata ricoverata nell’ospedale Cardarelli, facendo salire il bilancio dei morti a 3. Dopo un uomo di 29 anni e una donna di 35, la nuova vittima è una donna di 53 anni. Aveva un politrauma e la frattura della milza e del bacino. Tutte e tre le vittime risultano essere parenti. Diversi feriti, tra cui diversi familiari delle vittime, sono in gravi condizioni. La Direzione Sanitaria del Cardarelli  ha messo a disposizione psicologi per i familiari delle persone ricoverate.

Il presidente Sergio Mattarella ha chiamato il sindaco di Napoli, il quale ha già dichiarato lutto cittadino, per esprimere solidarietà alla città, alle famiglie delle vittime, ai feriti e agli sfollati.

Secondo alcuni testimoni il crollo sarebbe avvenuto dopo un litigio tra due nuclei familiari, che si è verificato a causa di futili motivi. Al momento è solo un’ipotesi, ma l’idea è che il peso che si è concentrato sul ballatoio possa aver contribuito alla caduta della struttura, che era già fatiscente.

Entro stasera 66 alloggi della Vela potranno essere rioccupati dai residente, quindi 300 persone delle 800 potranno ritornare in casa. Tra gli altri 500 sfollati, 300 potranno essere accolti da diverse strutture, mentre per i restanti 200 si stanno cercando le disponibilità di altre strutture alloggiative.

Scampia: la segnalazione

Dopo il documento del 2016 che segnalava la mancanza di manutenzione dei ballatoi della Vela Celeste di Scampia e il conseguente rischio di crollo, ora emerge anche un’ordinanza di sgombero forzato dell’edificio, firmata nel 2015 dall’allora sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che non è mai stata eseguita. Lo ha rivelato il Corriere del Mezzogiorno, che cita un documento del Comune di Napoli pubblicato nell’ottobre del 2015 sull’albo pretorio.

Napoli, i documenti allarmanti

Secondo quanto emerge da un documento risalente al 2016, i rischi relativi alla situazione strutturale della vela celeste di Scampia erano già stati evidenziati nel bando ‘Restart Scampia’ riguardante gli abbattimenti e la riqualificazione proprio della sola vela celeste. Nel documento si fa riferimento a “distacchi delle passerelle, con grave pericolo per i residenti”. Oggi un nuovo sopralluogo della Procura di Napoli nel luogo della tragedia: il sostituto procuratore Manuela Persico, magistrato in forza alla sezione “Lavoro e colpe professionali”, si sta occupando delle indagini insieme con il collega Mario Canale. L’area del crollo è attualmente sotto sequestro, su indicazione dei vigili del fuoco.

Sono già stati individuati i consulenti a cui nelle prossime ore verrà affidato l’incarico di passare al setaccio la documentazione finora acquisita dalla polizia giudiziaria e non solo. Al momento non si esclude che nella vela celeste, nel corso degli anni, non siano stata fatta manutenzione o, addirittura, che siano stati fatti lavori, anche da parte degli abitanti, poi sfociati in veri e propri abusi edilizi. Le due principali ipotesi di reato per le quali procede l’inchiesta rimangono il crollo colposo e l’omicidio colposo.

Napoli, la tragedia

Una tragedia ha colpito Napoli durante la serata tarda di lunedì: alle 22.40 nel quartiere Scampia è crollato un ballatoio di ferro dal terzo piano della Vela Celeste. Il ballatoio collegava diverse parti della Vela e si è staccato cadendo sui piani inferiori. Tra i feriti ci sono anche 7 bambini, dai 2 agli 8 anni, con traumi, fratture e contusioni.

Le autorità stanno indagando la possibile causa del crollo, non si esclude alcuna ipotesi, ma la più condivisa è quella di un cedimento strutturale. I vigili del fuoco escludono che ci possano essere altre persone sotto le macerie. Alle 12.30 di questa mattina ci sarà il summit in prefettura. Tutti gli appartamenti sono stati evacuati e sono stati attivati i controlli antisciacallaggio.

Napoli, crollo Vela di Scampia
Napoli, crollo Vela di Scampia

Napoli, i soccorsi

Dopo il crollo di lunedì sera, il prefetto si è subito mosso per attivare il Centro coordinamento soccorsi per mettere in sicurezza l’area e assistere gli sfollati, mentre i vigili del fuoco hanno scavato tutta la notte tra le macerie per salvare i superstiti.

Molti dei residenti sono usciti in strada e i vigili del fuoco hanno aiutato il resto delle persone a evacuare le abitazioni con l’autoscala. I feriti sono stati trasportati in diversi ospedali. I più gravi sono stati ricoverati al Cto e all’ospedale del Mare, mentre i bambini al Santobono per fratture, traumi e contusioni. Due bambine di 7 e 4 anni sono gravissime e sono attualmente ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Il prefetto ha disposto i servizi di vigilanza e antisciacallaggio, dopo che l’edificio è stato evacuato, mentre il sindaco ha organizzato l’assistenza dei servizi sociali sul posto. Alle 12.30 di oggi ci sarà un incontro per fare il punto della situazione.

Napoli, le parole del sindaco

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato: “Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vela Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso e insieme al prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione”.

Manfredi afferma che i servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. “Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l’impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima” conclude.

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