Lo scopo del progetto è raddoppiare i siti monitorati e incrementare il numero degli indicatori
Il progetto LIFE MODERn (NEC) ha l’obiettivo di monitorare la qualità dell’aria, studiando il suo impatto sugli ecosistemi forestali e di acqua dolce. “Respiriamo grazie a loro. Non soffochiamole” è il messaggio che gli attivisti hanno lanciato con il flash mob, svoltosi anche a Perugia.
L’inquinamento atmosferico da monitorare
Lo scopo del progetto è raddoppiare i siti monitorati attraverso la Rete Nec e incrementare il numero degli indicatori: l’inquinamento atmosferico danneggia la salute e compromette la qualità della vita, influendo anche sulla biodiversità. Ma lo studio degli impatti dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi ha bisogno di studi e strumenti adeguati, poiché occorre rappresentare diversi ecosistemi con una sinergica integrazione tra i metodi e i risultati ottenuti da diversi istituti di ricerca.
Secondo l’ultimo rapporto Mal’aria di Legambiente, che ha monitorato la qualità dell’aria dell’anno 2022, i livelli di inquinamento atmosferico in molte città sono ancora troppo alti e lontani dai limiti normativi, più stringenti, previsti per il 2030. Rispetto a questi nuovi target europei, oggi sarebbero fuorilegge il 76% delle città per il PM10, l’84% per il PM2.5 e il 61%.
Per continuare a mantenere alta l’attenzione sui temi della qualità dell’aria, della mobilità alternativa, pubblica e sostenibile, Legambiente Umbria ed il circolo locale di Legambiente Perugia e Valli del Tevere organizzano due appuntamenti in occasione della tappa umbra della campagna itinerante Clean Cities che, venerdì 24 e sabato 25 febbraio, arriveranno a Perugia.