La rivista celebra l’ente di Palazzo Montani Leoni con un numero speciale. Il presidente Carlini: “Con grande soddisfazione si può dire di aver realizzato tanti piccoli sogni”
“La Fondazione Carit costituisce una cassaforte comune dove vengono accumulati tutti i proventi posseduti in attesa di essere riversati in opere benefiche di carattere sociale culturale e scientifico. Oggi l’attività istituzionale della Fondazione continua a essere espletata anche in diversi settori strategici rilevanti. E infatti interpreta in modo sempre proattivo le esigenze e le aspettative del territorio promuovendo il benessere di tutta la comunità”. Così si legge sul numero speciale della rivista Ingenium, dedicata interamente alla Fondazione ternana.
E proprio sul ruolo che ricopre la Fondazione, ecco le parole di Sergio Mattarella – come riporta la rivista – che ha appunto definito le Fondazioni di origine bancaria come “corpi intermedi tra cittadini e istituzioni, con forte locazione territoriale e attenti al patrimonio di valori della comunità locali, che favoriscono il benessere delle comunità e contribuiscono allo sviluppo del paese”.
Le parole del presidente Carlini
“La Fondazione – come sottolinea Luigi Carlini, presidente della Fondazione – negli anni è cresciuta molto, è cambiata profondamente, si è rinnovata e si è aperta al territorio, sviluppando la propria autonomia gestionale e acquisendo sicuramente maggiore consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. Si è adattata alle mutate esigenze del territorio dovute alla pandemia con tutti quanti i risvolti economici e sociali che questo ha comportato, allargando poi progressivamente anche la propria sfera di azione, assumendo importanti ruoli complementari alla funzione locativa”.
La sede: l’elegante Palazzo Montani Leoni
La Fondazione ha la sua sede nell’elegante Palazzo Montani Leoni, che “oggi, grazie a notevoli interventi di restauro e di valorizzazione, realizzati dalla Fondazione dal 2003 al 2022, le sue fattezze architettoniche e artistiche sono tornate a risplendere, mostrando tracce evidenti di passaggi di proprietà subiti in 5 secoli di storia”. Così spiega Anna Ciccarelli, segretario generale della Fondazione Carit: “L’ultimo è stato realizzato tra la fine del 2021 e il 2022: intervento conservativo di risanamento delle facciate, che ha permessi di portare all’antico splendore le nove cornici delle finestre del piano nobile, oltre che ampliare l’impianto di illuminazione esterno del palazzo”.
Le iniziative della Fondazione
Molte le iniziative della fondazione, e a citarle è il presidente Carlini: “La Fondazione si è occupata di tanti progetti sulla ricerca scientifica, l’arte, la cultura, la sanità pubblica, l’istruzione, il volontariato e lo sviluppo locale”.
I 30 anni della Fondazione: la ripartenza delle grandi iniziative
“Il 24 luglio 2022 la Fondazione Carit ha compiuto 30 anni di impegno al fianco del terzo settore, delle istituzioni locali e della comunità”. E non a caso “la Fondazione ha voluto celebrare i suoi 30 anni lo scorso luglio con il concerto di Noa – continua Carlini – un evento significativo, perché insieme alla mostra, ‘Dramma e Passione, da Caravaggio ad Artemisia Gentileschi’, inaugurata a ottobre, presentando a tutto tondo la grande ripartenza delle iniziative di grande rilevanza che la Fondazione ha regalato al proprio territorio.
La crescita economica e operativa
Parlando in termini tecnici: “Era il ’92, esattamente trent’anni fa, quando nacque la nostra fondazione. Con un patrimonio netto iniziale – sottolinea Carlini – di oltre 39 milioni, salito oggi a oltre 227 milioni. La Fondazione è diventata da subito operativa e da oggi ha destinato 117,5 alle comunità che vivono nei 19 comuni di intervento. In questi anni sicuramente la Fondazione è cresciuta, come struttura e come vicinanza alla comunità, ed è cresciuto di più il suo impegno e il suo lavoro, e con grande soddisfazione si può dire di aver realizzato tanti piccoli sogni”, conclude il presidente.