Manca ancora l’ok per la seconda tranche di interventi ma intanto il Consiglio dei Ministri valuta un ulteriore pacchetto per imprese e famiglie
Ancora una fase di stallo per il decreto Aiuti Bis, mentre il governo cerca altre risorse, nella consapevolezza che quanto si farà nelle prossime ore potrebbe non bastare per tenere sul fronte imprese e famiglie.
La cifra di partenza è di 6,2 miliardi e l’obiettivo è di trovare almeno altrettanti fondi. La procedura tecnica per lo sblocco potrà muoversi soltanto dopo che arriverà il via libera all’utilizzo dell’extragettito, di cui ora si parla sul decreto aiuti bis. I tempi sono una variabile da prendere in considerazione: con i parlamentari immersi nella campagna elettorale infatti il voto sul decreto Aiuti Bis non arriverà prima di giovedì prossimo, sempre che al Senato si riesca a superare lo stallo. A Palazzo Madama il primo appuntamento è per martedì, e nei prossimi 4 giorni si cercherà di trovare una soluzione che metta d’accordo governo e partiti.
La politica è divisa: le diverse posizioni
Il nodo principale rimane il Superbonus: tutti chiedono di sbloccare le cessioni del credito ma la via individuata dal governo per fare ripartire il meccanismo non è piaciuta al Movimento 5 Stelle. Mentre le ministre Elena Bonetti e Mara Carfagna, oggi insieme nel Terzo Polo, parlano di «ritardo inaccettabile». Mentre la ex maggioranza litiga arriva però un altolà da Fratelli d’Italia: prima l’ok al decreto bis e solo poi il voto anche sulla nuova richiesta di fondi.