L’attacco dei droni a Mosca. Nessuna vittima e pochi danni: ad essere prese nel mirino, l’area della capitale russa d’élite
Nuovo attacco droni a Mosca, capitale della Russia. Questa volta le zone colpite sono le residenze delle élite. Il secondo attacco dopo quello che aveva preso di mira il Cremlino.
Droni a Mosca
Come quello di oggi, l’attacco alla capitale si era verificato alle prime ore della giornata. I due droni erano stati fatti esplodere sulla cupola del Palazzo del Senato del Cremlino. Nessuna vittima, pochi danni materiali, solo due tegole del manto in rame a copertura del tetto da sostituire, come questa mattina, ma impatto simbolico enorme.
Leggi Anche
Il centro del potere è stato messo a rischio dai droni, nella stessa area in cui si trova Novo Ogarevo residenza del presidente Vladimir Putin e quella del numero due del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev. Le dinamiche sono ancora ignote ma secondo indiscrezioni i droni impiegati all’attacco a Mosca sono 32. Tre di questi, secondo quanto hanno ammesso il presidente della Commissione informazione della Duma Aleksander Khinshtein e il comandante della Wagner Evgheny Prigozhin, sono stati abbattuti mentre sorvolavano la zona della Rublyovka.
Il primo attacco
Lo scorso febbraio, un altro drone, probabilmente un UJ-22 di fabbricazione ucraina, si era schiantato a un centinaio di chilometri da Mosca. E a dicembre, un attacco con droni aveva colpito la base aerea di Engels, a 600 chilometri dal confine con l’Ucraina, provocando tre morti.
Dall’inizio dell’anno- secondo quanto riporta la Bbc – sulla base delle informazioni raccolte dai media in Russia, più di 30 attacchi con droni all’interno della Russia e dei territori ucraini controllati dalla Russia, la maggior parte dei quali tuttavia nelle vicine Bryansk e Belgorod e in Crimea.
© Riproduzione riservata