Papa Francesco, nella follia della guerra si torna a crocifiggere Cristo

Roberta Pacetti
2 Min di lettura

A Palazzo della Cancelleria in Vaticano la mostra Art for peace, Dipingi un mondo migliore. Tra le opere esposte la Crocifissione proposta dall’artista Vittorio Murru

A Palazzo della Cancelleria del Vaticano si conclude loggi a mostra Art for peace, dipingi un mondo migliore. Tra le numerose opere esposte ha destato forte interesse la Crocifissione del rimpianto pittore Vittorio Murru. Nelle sue opere l’artista si interroga sulle brutture della società: ogni sua pennellata riflette e denuncia i mali che accompagnano l’esistenza dell’uomo.

La sua Crocifissione è il manifesto di un anima, la sua, che sa guardare oltre il senso comune, scruta e rappresenta le follie di una umanità che insieme all’Eden ha perso il senso della vita.

Facciamo nostro il giudizio di Guido Folco che, osservando le opere di Vittorio Murru, scrive di sguardi che si incrociano nel profondo, esistenza e fantasia indagati con una visione sospesa, quasi metafisica e poi la bellezza della natura, la solitudine del pensiero, l’idea di un’arte avvinta al reale seppur vissuta con quell’afflato spirituale che solo la vera arte riesce ad infondere: l’arte di Vittorio Murru è immagine dell’anima e ci interroga sul senso della vita.

La Crocifissione di Vittorio Murru ripropone e rilancia il monito di Papa Francesco, che vuole che ogni guerra, ogni tipo di guerra, è una barbarie e chi la pratica torna ogni volta a crocifiggere Cristo.

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