Juergen Teller, “I need to live” la sua restrospettiva in mostra

"I need to live" titolo della mostra nonché dichiarazione e contemporaneamente frase motivazionale, è il riassunto delle sensazioni di Juergen Teller

Margherita Valigi
5 Min di lettura

La mostra a cura di Thomas Weski e in collaborazione con l’artista Dovile Drizyte, che approda direttamente da Parigi, riassume i momenti dell’evoluzione artistica e tecnica del fotografo tedesco Juergen Teller e sarà esposta fino al 1° Aprile presso gli spazi espositivi di Triennale Milano. Una retrospettiva che racconta oltre tre decenni di sincere indagini visive dell’irrisolto mondo quotidiano, pregne di un pressante bisogno di vivere.

I need to live di Juergen Teller

Juergen Teller
Juergen Teller

Una retrospettiva di oltre mille fotografie di Juergen Teller e realizzata in più di due anni di studio e lavoro, che prende vita creando un percorso fatto di istantanee in piccolo formato alternate ad imponenenti stampe. Ritratti di celebrità, progetti di moda provocatori, lavori su commissione e di una ricerca infinita. Un percorso che si estende senza un ordine cronologico in fotografie di diverso tema, ma con un unico e riconoscibile stile, che è senza sbavature, diretto, realistico e anticonvenzionale danzando tra narrazione autobiografica, estremamente personale e progetti realizzati anche in quarant’anni di lavoro.

I need to live” tra semplicità e grandezza, ruota intorno a tre fotografie che sono le stesse con cui si apriva l’esposizione di Parigi. Si parte dalle origini, con Teller da piccolo, in uno scatto realizzato da suo padre al cambio del pannolino; la seconda che vede protagonista l’articolo annunciatore del suicidio di quest’ultimo; infine un ritratto ironico e spontaneo di sua madre, tra le fauci di un coccodrillo. Un’asserzione che guarda al passato e va oltre, progettando un nuovo futuro.

Juergen Teller, lo schietto fotografo

Juergen Teller schietto, radicale, oltrepassante di limiti e cliché moda, creatore di opere fotografiche espressione di una vitalità dell’arte misurata dalla precarietà della vita. Un fotografo avente l’abilità di spogliare chiunque, continuando costantemente a innescare una carica esplisiva di realismo anche nelle celebrità, senza disinnescare però le consuetudini e le tendenze su moda e bellezza. Una bellezza che ha ridifinito e raccolto ovunque e che somiglia a ciò che si sceglie che lo sia. Un artista con l’abilità di riconoscere la fragilità dell’esistenza umana e di elevare l’importanza di essere vivi.

Teller e la moda

Juergen Teller
Juergen Teller

La sua arte è stata linguaggio di memorabili editoriali per fashion magazine e campagne pubblicitarie per designer avanguardisti come Helmut Lang o Phoebe Philo, come l’eccedenza di Marc Jacobs e l’attivismo di Vivienne Westwood, nonché lo stile di Yves Saint Laurent. Il colosso francese della moda, gestito dal Gruppo Kering, è lo sponsor ufficiale della medesima mostra al Grand Palais Éphémère a Parigi. Teller sa essere poetico in ogni sua fotografia, delicato nei progetti per poi sorprendere e trasgredire nelle fotografie di moda.

Dalla storica amicizia oltre che collaborazione lavorativa con Yves Saint Laurent, è nata una capsule collection curata dallo stesso Juergen Teller e il direttore creativo della maison, Anthony Vaccarello. La collezione prevede alcune delle sue sfrontate e crude opere su capi di abbigliamento, accessori, vinili e oggetti decorativi.

La fotografia di Teller

Juergen Teller
Juergen Teller

Provocazione, intimità, ironia e profondità. Un continuo mettere a nudo fisicamente e metaforicamente le persone ritratte, trovando sempre genuinità nella costruizione fotografica, ricercando inquadrature originali, prospettive inaspettate e colori accesi, ma mai casuali. Il tutto concretizzato senza alcuna differenza di approccio nel raffigurare personaggi di diversa natura, ciò che varia e cambia è il modo di ritrarre il soggetto, ma Teller è impeccabile nel mettere il risalto i momenti di dimensione più intima e vera che anche le celebrità hanno.  

La spontaneità dell’immagine è una delle carattistiche della poetica di Juergen Teller che resta a prescindere dal fatto che opera in funzione di regole molto precise. C’è molto pensiero nella costruzione dello scatto, dove ogni dettaglio è miticolosamente perfetto, ma il suo estro creativo e tecnico gli permette di ottenere il senso della realtà che coglie, con uno stile sempre potente.

Inoltre, è interessante analizzare come nei ritratti di Teller non ci sia divismo, anche quando si tratta di grandi celebrità. Persiste ed esiste sempre quel tratto umano e fragile che a volte ricade anche nel grottesco.

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