Le parole del portavoce del governo sui disordini nel Paese e annuncia: “Non siamo riusciti a mettere d’accordo sulle pensioni”
“Non ci siamo riusciti a mettere d’accordo sulle pensioni, ma ora tendiamo la mano a sindacati e forze politiche per migliorare la vita quotidiana della gente, soprattutto sul potere di acquisto”. Queste sono le parole del portavoce del governo francese, Olivier Veran sulle manifestazioni contro la riforma delle pensioni.
Le parole di Veran
È il metodo scelto dalla premier Elisabeth Borne e dal presidente Emmanuel Macron per “calmare la situazione” in una Francia ancora alle prese con le proteste contro la riforma delle pensioni, ormai in attesa soltanto del “nulla osta” formale del Consiglio costituzionale.
“Ci aspettiamo ancora manifestazioni importanti”, ha detto Veran, “arrivo ora da una riunione ristretta all’Eliseo per discutere di questa situazione tranquilla e domattina abbiamo un consiglio dei ministri. Su impulso della prima ministra, organizziamo una grande consultazione delle forze politiche e delle forze sindacali del Paese con l’obiettivo di tranquillizzare e di andare avanti: perché dobbiamo continuare a riformare il nostro Paese e a trasformarlo, ma anche perché teniamo conto di quello che chiedono i francesi, soprattutto di quelli a fine carriera, a basso salario, che lavorano da casa”.
Danimarca come modello
Veran ha poi raccontato di ispirarsi per il suo metodo di lavoro al governo al modello nordico: “Dopo un viaggio in Danimarca, che considero un modello di democrazia ed empatia ed è riuscita a far passare l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni con pochi voti contrari in parlamento e quasi nessuna protesta di piazza. Tornato a Parigi, ho riunito in una sala del ministero decine di dipendenti, di tutte le categorie”.
“Ho chiesto loro di dirmi cosa pensavano della riforma delle pensioni: ne abbiamo parlato per ore, è stato utile e interessante, ne ho poi parlato anche con il presidente Macron. Alcuni erano d’accordo con le proteste. Ho tratto ispirazione dai loro suggerimenti: sostenevano per esempio che venendo incontro alla gente con i prezzi dei carburanti, avrebbero forse accettato più facilmente l’aumento dell’età pensionabile” ha poi concluso il portavoce.