Casciari e De Fino ascoltati in Comune a Terni per il monitoraggio dei dati che riguardano il mondo della sanità
Si è tenuta lunedì in seconda commissione l’audizione dei direttori generali della Usl di Terni Massimo De Fino e della Azienda Ospedaliera Andrea Casciari. Il motivo – come spiegato dalla presidente della Commissione Rita Pepegna – risiede dagli “atti di indirizzo che si sono succeduti da quando mi sono insediata come presidente. La sanità e il sociale sono questioni che come commissione abbiamo affrontato e monitorato costantemente”.
Non sono celate le varie criticità: “Continuano ad esserci sia in Azienda che in Asl, sono stati portati avanti una serie di atti di indirizzo sulle liste di attese, sia sui pazienti oncologici”.
I numeri del pronto soccorso dell’ospedale di Terni
Riguardo al 118, il servizio non è ancora perfettamente efficiente, perché sottodimensionato in particolare nei quattro comuni della Valnerina, dove il servizio notturno è inesistente con il rischio di sguarnire quello su Terni. Persistono lunghe liste di attesa nella diagnostica e nelle visite specialistiche, il pronto soccorso è sovraccaricato di lavoro – con personale sottodimensionato, sia medico che infermieristico – permane il fenomeno dei letti in corridoio.
I posti letti convenzionati possono avere un riequilibrio con la provincia di Perugia: “i posti non devono essere sottratti al novero del servizio pubblico”.
Massimo De Fino ha affermato: “Stiamo prevedendo all’ambulatorio nell’azienda ospedaliera per una risposta ai codici bianchi senza intasare il pronto soccorso. Per quanto riguarda il territorio ambulanze abbiamo rinforzato questo settore, ci mancano i medici di unità assistenziale (…) I medici di medicina generale a 67 anni se ne vanno non aspettano i 70 anni. I medici di medicina generale in questa regione possono arrivare a 1800 assistiti ma a volte si fermano a mille mille due”. Nel territorio di Terni, il tempo di intervento è di 18 minuti come vuole il ministero, “in altre realtà sono a 21, 22 minuti”. Il direttore Andrea Casciari ha confermato che “ il ricovero al pronto soccorso è sceso dal 34% al 27% nonostante 500 accessi in più”.