Il giudice ha contestato alle parti di non aver supportato con valide motivazioni la necessità di un adeguamento al parere
Come confermato dall’assessore alla Caccia Roberto Morroni, il calendario venatorio dell’Umbria per la stagione 2022/23 resta invariato. “Nella sentenza, il giudice ha riconosciuto la validità e l’adeguatezza delle motivazioni scientifiche apportate dalla Regione Umbria nell’istruttoria dell’approvazione del calendario venatorio” afferma l’Assessore alla Caccia.
Calendario venatorio, i dati
Il giudice ha contestato alle parti ricorrenti di non aver supportato con altrettante valide motivazioni la necessità di un adeguamento al parere, obbligatorio ma non vincolante, di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
La sentenza permetterà “di spingere in avanti l’intero settore venatorio regionale”, conferma Morroni, inserendosi nel percorso di riforme che l’Assessorato alla Caccia sta portando avanti.
I cacciatori italiani – con dati aggiornati al 2019 – sono circa 730.000. Risiedono soprattutto in Toscana (73 mila), in Lombardia (62.156) e in Lazio (53 mila).