Nell’operazione della DDA di Catanzaro c’è anche il sindaco di Rende Marcello Manna. Sequestrati 72 mln di euro
Dalle prime ore di questa mattina, è in corso una maxi retata della Dda di Catanzaro, coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri, contro la ‘ndrangheta cosentina. Sono 202 gli arresti (per un totale di 254 indagati) di cui 139 persone finite in carcere, 51 ai domiciliari, 11 obblighi di dimora e un divieto di esercizio della professione.
La maxi-inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Corrado Cubellotti e Vito Valerio, ha visto impegnati carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, Squadre Mobili delle Questure di Cosenza e Catanzaro, il Servizio centrale Operativo di Roma, finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, il Nucleo di Polizia Valutaria di Reggio Calabria, il GICO del Comando Provinciale di Catanzaro e lo SCICO di Roma.
Associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti inerenti all’organizzazione illecita dell’attività di giochi – anche d’azzardo – e di scommesse, delitti di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni e valori, nonché in ordine ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose sono le accuse contestate agli indagati. I Finanzieri GICO del Comando Provinciale di Catanzaro e lo SCICO di Roma, hanno inoltre eseguito il sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Dda di Catanzaro, che dovrà essere sottoposto al vaglio del Giudice per le Indagini Preliminari, di beni immobili, aziende, società, beni mobili registrati, riconducibili a numerosi indagati, per un valore stimato in oltre 72 milioni di euro.
Tra le persone arrestate c’è anche il sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria, Marcello Manna, posto ai domiciliari, per una presunta corruzione politica-elettorale, risalente alle elezioni comunali del 2019. Indagati altri membri dell’amministrazione comunale, l’avvocato Paolo Pisani al quale è stato disposto il divieto di esercizio della professione per un anno, l’assessore alla manutenzione e decoro urbano di Cosenza, Francesco De Cicco e l’assessore ai lavori pubblici di Rende, Pino Munno.