Continuano le polemiche sulla decisione dell’Istituto di Pioltello di sospendere le lezioni per la festa della fine del Ramadan. Le parole del Presidente Mattarella non sono state sufficienti a placare gli animi e il leader della Lega Matteo Salvini era tornato alla carica proponendo un tetto massimo di studenti stranieri per classe. Oggi a dare sostegno a Salvini arriva il ministro dell’Istruzione Valditara.
Infatti pare non siano bastate le parole del Capo dello Stato, perché già da subito le polemiche si sono espanse e sono arrivate in Parlamento con Fratelli d’Italia che ha annunciato una interrogazione al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per sapere cosa intenda fare ora.
Gli utenti social sono impazziti al post di Valditara pubblicato ieri pomeriggio: “Sgrammaticato”, “Scritto in pessimo italiano”, “Lo riscriva”. A preoccupare non è solo il contenuto, ma anche la forma con la quale è scritto. Se nel merito risponde la segretaria Pd Schlein con “Corre dietro i deliri di Salvini”, i dem decidono di fare ironia con un commento pubblicato dall’account deputati Pd: “Ministro, adesso lo riscriva in italiano. Così, forse, riusciamo a capire esattamente cosa ha detto“. Più sotto, il post dei senatori del Partito democratico: “Ministro Valditara prima di preoccuparsi degli stranieri impari a scrivere in italiano. Così capiamo cosa dice“.
La senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Affari sociali, ha poi ribattuto alle critiche dei dem affermando: “Il Pd non perde occasione per fare figuracce. Oggi si attacca a un titolo sbagliato per minare alla compattezza della maggioranza. Dispiace per i dem ma siamo tutti convinti che la proposta di favorire l’integrazione nelle classi, bilanciando la presenza degli alunni stranieri, sia assolutamente di buonsenso“.
Magi: “Il limite degli stranieri già esiste, il post do Valditara ha accenti razzisti“
Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, non ha perso l’occasione di attaccare il ministro Valditara, sia per i contenuti del suo post sul limite di studenti stranieri nelle scuole, sia sulla sua forma. “Non sanno manco quello che dicono. Il limite agli stranieri nelle classi già c’è, al 30%, come previsto da una circolare del 2010 dell’allora ministro Gelmini, e che puntualmente viene disattesa visto il mutato contesto multiculturale del nostro Paese” ha infatti spiegato il segretario, per poi attaccare anche il governo.
“La proposta di Salvini e Valditara di limitare al 20% il numero di alunni stranieri nelle classi italiane dà la misura di come governa Giorgia Meloni: più o meno come il nostro ministro scrive in italiano, pieno di errori, sgrammaticature, dimenticanze e con accenti razzisti” ha affermato Magi, spiegando poi: “Si tratta di una proposta totalmente inapplicabile in zone d’Italia a forte densità di presenza straniera, a meno di non voler minare l’obbligo scolastico, come ogni insegnante sa“.
In conclusione il segretario di +Europa ha dichiarato: “Che un ex ministro dell’Interno e un ministro dell’istruzione non conoscano la composizione del territorio italiano soprattutto delle zone periferiche delle città è sorprendente, così come lo è il fatto che non conoscano nemmeno ciò che dovrebbero amministrare. Purtroppo riassume l’approssimazione ideologica e della cialtroneria con cui l’esecutivo Meloni governa l’Italia“.
Il post di Valditara
Ieri arriva la risposta su X dal ministro: “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani“. “L’inclusione – dice Valditara – può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori fondamentali, quelli che sono racchiusi nella Costituzione e che appartengono alla identità di chi accoglie, oppure realizzando la società del melting pot, dove ognuno pensa e fa ciò che vuole. La prima società ha un futuro ordinato e prospero, la seconda ha di fronte a sè la disgregazione e il caos“.
Il ministro conclude affermando che: “È in questa direzione che noi intendiamo muoverci” richiamando la proposta avanzata da Matteo Salvini che, non accettando la visione del Presidente aveva rincarato la dose, andando oltre l’argomento Ramadan, e proponendo un tetto massimo del 20% per gli alunni stranieri nelle classi scolastiche, sollevando nuove controversie.