Fondo da 150 euro per aiutare le famiglie a sostenere gli aumenti delle bollette: la misura direttamente in busta paga, ai pensionati e anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza
Centocinquanta euro per combattere il caro bollette. E’ quanto ha stabilito il decreto aiuti ter, sottoscritto oggi dal Consiglio dei ministri. Una misura che riguarda 22 milioni di persone. In particolare, il bonus andrà in busta paga ai lavoratori dipendenti che a novembre hanno avuto una retribuzione non superiore a 1.538 euro, e ai pensionati e lavoratori autonomi con redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui. Coinvolti anche i lavoratori stagionali che, nel 2021, abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate. E anche i percettori del Reddito di cittadinanza lo riceveranno.
Crediti alle piccole e medie imprese
Per la prima volta le piccole imprese avranno accesso al credito d’imposta: fino al 30 settembre è confermato l’attuale meccanismo, mentre a ottobre e novembre è previsto un rafforzamento. Ci saranno anche garanzie statali sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso.
Tagli sulla benzina confermati
Confermata la riduzione delle accise su gasolio, benzina, Gpl e gas per autotrazione fino a tutto novembre. Il decreto aiuti ter stanzia anche 100 milioni per le imprese di autotrasporto per mitigare gli effetti dell’aumento dei carburanti. Ci saranno anche circa 190 milioni, sotto forma di credito d’imposta, per il sostegno alle aziende agricole, della pesca e dell’agromeccanica, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre.
Terzo settore, ospedali e Rsa
Anche sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e istituti e luoghi della cultura saranno aiutati: arrivano 40 milioni di euro. Il dl aiuti ter stanzia poi 400 milioni per il Servizio sanitario nazionale, per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese Rsa e strutture private. Arrivano contributi a fondo perduto per 50 milioni di euro nel 2022 a favore di associazioni, società sportive dilettantistiche e federazioni che gestiscono impianti sportivi e piscine.