La reazione di Mosca non si è fatta attendere. Il Cremlino fa sapere: “Tutti i conflitti armati, in un modo o nell’altro, si concludono con negoziati su un binario diplomatico”
Mosca non ha reagito bene alla visita di Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha accusato gli Usa di condurre una guerra indiretta contro la Russia e non ha esitato a rimproverare che “non ci sono stati appelli alla pace”. Vladimir Putin ha promesso un “antidoto” contro i Patriot accordati da Joe Biden a Zelensky, poi ha ribadito che la Russia è pronta ad un accordo con Kiev per porre fine al conflitto, accusando accusato l’Ucraina di non esserlo.
Negoziati: “Non ci sono finestre per discussioni con Putin”
“Tutti i conflitti armati, in un modo o nell’altro, si concludono con negoziati su un binario diplomatico. E noi non ci siamo mai rifiutati. Prima questa consapevolezza arriva a coloro che si oppongono a noi, meglio è”. Queste sono le dichiarazioni di Putin, che la prossima settimana firmerà un decreto in risposta al price cap europeo sul petrolio. La Casa Bianca è di tutt’altro parere: “Al momento non ci sono finestre per discussioni con Putin su come mettere fine a questa guerra” ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby.
La corsa alle armi e il sostegno a Kiev
In un colloquio, Kirby ha evidenziato come la Corea del nord fosse una grande sostenitrice delle opere messe in atto dal Cremlino, fornendo armi al gruppo Wagner nella guerra in Ucraina per più di 100 milioni di dollari al mese. La tv di Stato russa ha cercato poi di sminuire il sostegno militare e politico che Zelensky ha ricevuto da Biden, sottolineando che non tutti i membri del Congresso Usa si sono presentati per ascoltare il suo discorso.
In ritorno dalla Casa Bianca, il presidente ucraino ha incontrato il presidente polacco Andrzej Duda. Su Telegram, Zelensky scrive: “Abbiamo tirato le somme dell’anno, che ha portato sfide storiche a causa di una guerra su larga scala, abbiamo anche discusso dei piani strategici per il futuro, delle relazioni bilaterali e delle interazioni a livello internazionale nel 2023. Grazie per il vostro incrollabile e potente sostegno”. In programma ci sarà anche un summit con i vertici Ue. A Kiev potrebbe andare invece la premier Giorgia Meloni: “Dovrei sentire Zelensky prima di Natale, anche perché voglio fare gli auguri al popolo ucraino e fissare questo viaggio che vorrei fare nei prossimi mesi del prossimo anno” ha riferito la presidente del Consiglio a Porta a Porta. Si attendono quindi nuovi sviluppi.