Le forze russe continuano a concentrarsi sul Donbass con pesanti bombardamenti. Gaidai: «Colpiscono di tutto, non c’è tregua». La raffineria petrolifera circondata. Sale il bilancio a sei morti e sei feriti per il raid che ha colpito un edificio a Mykolaiv
Sempre più violenta l’offensiva russa nella parte est dell’Ucraina dove ormai da mesi le forze di Mosca stanno concentrando il fuoco per conquistare città e villaggi. Ora, il prossimo obiettivo della Russia è prendersi la città di Lysychansk, situata nell’oblast di Lugansk, nella parte sud-est del paese.
Come si apprende da fonti ucraine, Lysichansk è terreno di continui bombardamenti da parte delle forze russe, che auspicano di prendersi la città in tempi molto brevi. Il governatore della regione, Serhiy Gaidai, dichiara: «I russi colpiscono di tutto, non c’è tregua». Il governatore si è appellato alla tv ucraina, secondo quanto riporta il Guardian, per informare su quello che sta succedendo nella sua zona: «La città di Lysychansk nell’Ucraina orientale è sotto incessanti bombardamenti mentre la Russia prosegue la sua offensiva nella regione». La situazione non è più sotto controllo. Infatti, le autorità ucraine riportano che si stanno organizzando per far evacuare almeno 15.000 residenti rimasti nella città. Prima che la situazione si complichi ulteriormente.
La raffineria petrolifera della città strappata agli ucraini
Per quanto riguarda l’area della raffineria petrolifera di Lysychansk, è praticamente già sotto il controllo russo. Secondo quanto riporta l’ambasciatore dell’autoproclamata repubblica di Lugansk, Rodion Miroshnik, e citato dall’agenzia di stampa russa Tass, la raffineria petrolifera è nelle mani delle forze russe e dell’autoproclamata repubblica di Lugansk. Miroshnik, infatti, afferma: «L’area della più grande raffineria di petrolio dell’Ucraina, la raffineria di Lysychansk, è sotto controllo delle forze alleate. Le sparatorie sono continuate nella zona industriale della raffineria per diversi giorni e adesso le unità ucraine sono state allontanate dalla zona dell’impianto. I militanti sono fuggiti, abbandonando rifugi e armi», ha spiegato su Telegram.
Intanto sale a sei il bilancio delle vittime colpite ieri da un raid missilistico russo su un edificio residenziale a Mykolaiv, stesso numero per quanto riguarda i feriti: sono in sei. A renderlo noto è l’amministrazione regionale che riporta la notizia su Telegram.