Tragedia a Messina, carabiniere si toglie la vita in caserma

L'uomo, 50enne, è stato trovato morto nella caserma in cui lavorava a Messina, con al suo fianco la pistola d'ordinanza. Si indaga per comprendere i motivi del gesto estremo

2 Min di lettura

Iera sera una tragedia si è consumata nel comando Interregionale Culquaber dei carabinieri, nel messinese: un agente di 50 anni si è tolto la vita in caserma.

Da una prima ricostruzione, l’uomo, che abitava con la moglie, è uscito di casa venerdì sera per delle compere, ma non ha più fatto ritorno. La moglie, preoccupata per la sua assenza, dopo qualche ora ha dato l’allarme, contattando amici e colleghi. Più tardi è stato ritrovato morto nella caserma. Vicino al corpo senza vita è stata individuata la sua pistola d’ordinanza, che l’uomo avrebbe usato per suicidarsi. Il cadavere si trova nell’ospedale Papardo di Messina, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono in corso le indagini da parte degli inquirenti per chiarire i dettagli della vicenda.

Carabiniere suicida: il caso di Beatrice Belcuore

La notizia del carabiniere suicida a Messina non può che riportare alla memoria un fatto simile, accaduto lo scorso mese a Firenze. Si tratta della storia di Beatrice Belcuore, una ragazza di 25 anni che il 22 aprile scorso si è suicidata nella Scuola Marescialli dei Carabinieri in Toscana. La ragazza, appartenente al Secondo Battaglione, stava per terminare il secondo dei tre anni della scuola per marescialli. L’arma, che la ragazza ha utilizzato per suicidarsi. è la pistola d’ordinanza, come nel caso del carabiniere 50enne di Messina.

I motivi del suo gesto estremo, secondo i famigliari della giovane, si devono ricercare nella rigidità della vita militare che imponeva la scuola. E già da tempo la ragazza mostrava i segni di questa sofferenza. Dopo la sua morte i genitori hanno scritto una lettera per denunciare la vicenda, che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e dell’associazione sindacale dei carabinieri. Nella denuncia i genitori elencano le presunte regole severe imposte nella scuola, sottolineando quanto queste turbassero la ragazza, “con la speranza che si possa fare seriamente luce sul fenomeno suicidario che coinvolge uomini e donne in uniforme”. Nella lettera hanno inoltre ricordato un altro suicidio avvenuto nella scuola nel 2017.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo