Il modello sociale di riferimento è fondato su uguaglianza, solidarietà e partecipazione
Si terranno a Roma, il 24 giugno e il 30 settembre due grandi manifestazioni in difesa del diritto alla salute e al lavoro. L’Assemblea “Insieme per la Costituzione” – riunitasi a Roma con esponenti della Cgil e di un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche – mira così a ribadire “i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione – si legge nell’appello – affinché a essere pienamente riconosciuti e siano resi concretamente esigibili a ogni latitudine del Paese”.
Cosa si chiede nella difesa al diritto alla salute e al lavoro
Il modello sociale cui s’ispirano le manifestazioni è fondato su uguaglianza, solidarietà e partecipazione, “antitesi di quello che vuole realizzare l’attuale maggioranza di governo con l’autonomia differenziata e il superamento del modello di Repubblica parlamentare attraverso l’elezione diretta del capo dell’esecutivo”. Per questo, concludono le associazioni, “ci impegniamo in un percorso di confronto, iniziativa e mobilitazione”.
Il diritto al lavoro stabile prevede che sia anche di qualità, fulcro di un modello di sviluppo sostenibile superando la precarietà. Si chiederà l’aumento dei salari e delle pensioni.
Per il diritto alla salute, si chiedono risorse economiche, umane e organizzative, per contrastare l’indebolimento della sanità pubblica, nonché l’investimento sul personale con un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le stabilizzazioni e il turnover.
Si passa poi al contrasto alla povertà e alle diseguaglianze, con la promozione della “giustizia sociale, garantendo il diritto all’abitare e un reddito per una vita dignitosa”.