“Il nostro pensiero, in questo momento, è alle popolazioni in guerra” ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza di oggi. Le sue parole vertono a rinnovare l’appello di pace in Medio Oriente e in Ucraina: tutte popolazioni martoriate dalle guerre.
Già gli scorsi giorni il Pontefice aveva rivolto un pensiero alle povere anime spezzate dai conflitti. “Seguo con preoccupazione e dolore le notizie giunte nelle ultime ore sull’aggravamento della situazione in Israele a causa dell’intervento dell’Iran. Faccio un accorato appello affinché si fermi una spirale di violenza che rischia di trascinare il Medio Oriente in un conflitto ancora più grande. Nessuno deve minacciare l’esistenza altrui“, aveva dichiarato in occasione del Regina Coeli in piazza San Pietro. “Si giunga presto a un cessate il fuoco a Gaza. Si percorrano le vie del negoziato con determinazione, si aiuti quella popolazione precipitata in una catastrofe umanitaria e si liberino subito gli ostaggi, rapiti da mesi. Quanta sofferenza!“.
L’appello di Papa Francesco
“Pensiamo alla Terra Santa, Palestina, Israele – prosegue Papa Francesco – Pensiamo all’Ucraina, alla martoriata Ucraina. Pensiamo ai prigionieri di guerra: che il Signore muova la volontà per liberarli tutti. E parlando di prigionieri mi vengono in mente coloro che sono torturati. La tortura dei prigionieri è una cosa bruttissima, non è umana. Pensiamo a tante torture che feriscono la dignità della persona e a tanti torturati. Il Signore aiuti tutti e benedica tutti”.
Al termine dell’udienza generale, il pontefice rivolge il suo pensiero alle popolazioni in guerra, le quali sono sottoposte a condizioni di vita aberranti e torture: ”Che il Signore muova la volontà per liberarli tutti. Mi vengono in mente coloro che sono torturati. La tortura dei prigionieri è una cosa inumana. Pensiamo a tante torture che feriscono la dignità della persona, e a tanti torturati“.