“Bergoglio è un usurpatore, un gesuita massone”, scomunicato sacerdote di Livorno

Don Ramon Guidetti è stato scomunicato ipso facto per atti di natura scismatica a seguito delle accuse rivolte a Papa Francesco, definito un antipapa, un amico dei poteri forti e indegno del ruolo di discendente di Pietro che ricopre

5 Min di lettura

Il Signor Bergoglio è un usurpatore, non è il vero Papa ed è un gesuita massone“, ha tuonato così Don Ramon Guidetti durante l’omelia del 31 dicembre nella sua parrocchia a San Ranieri a Guasticce, in provincia di Livorno. I toni sono alterati, il parroco sembra agitato, quasi furioso e soprattutto pronto a dare sfogo alle sue rimostranze. Non si contiene ed inizia a lanciare accuse, al Papa ma anche a tutta la Chiesa che secondo le sue dichiarazioni è a conoscenza delle colpe del Pontefice, indegno della carica che ricopre.

Papa Francesco
Papa Francesco

Una dichiarazione che non è passata per nulla inosservata, anche a causa del video dell’omelia, girato da un fede, andato virale. La decisione della scomunica è stata immediata ed è entrata in vigore già dal primo gennaio, a causa della gravità delle dichiarazioni del sacerdote.

L’omelia “scismatica” di Don Ramon Guidetti

Tali dichiarazioni sono state pronunciate nel giorno dell’anniversario della morte di Papa Benedetto XVI, ritenuto da Don Guidetti l’ultimo Papa ufficiale, poi sostituito da Bergoglio anche se “in maniera coatta“.

Lo scorso 17 dicembre, in un santuario vicino a Buenos Aires, in cui è stato arcivescovo l’innominato, un fulmine ha colpito la statua di San Pietro. E cosa è andato a incenerire? L’aureola e le chiavi. L’aureola perché Pietro non è più santo, perché c’è un gesuita massone legato ai poteri mondiali, un usurpatore antipapa. E le chiavi perché quelle se le è tenute il buon Benedetto“, questo il fulcro del discorso di Ramon Guidetti, che clamorosamente ha ottenuto il plauso del suo “pubblico“, ovvero dei fedeli presenti nella parrocchia per l’ultima messa dell’anno.

Papa Francesco diventa l’innominato, diventa un gesuita massone non degno delle chiavi di Pietro che sono rimaste nelle mani del Papa emerito, Benedetto XVI, che nonostante la sua abdicazione e la sua morte, continua ad essere per Guidetti il reale discendente di Pietro.

Progetto senza titolo 2024 01 03T124452.108
Papa Benedetto XVI

Lo sanno tutti, la cosa grave è che lo sanno tutti. Non è che cascano dal pero, fanno finta di cascare dal pero. Lo sanno cosa sta succedendo. Sanno che c’è una massoneria che governa, sanno che costui non è il Papa. Lo sanno, ma tacciono. E poiché tacciono, gridano le pietre e poi mettiamoci anche i fulmini che pungono e sono i segni del cielo e i segni dei tempi. Sono il modo in cui Dio prepara il suo popolo a quello che sarà il giorno del giudizio, che non è tanto lontano“, prosegue il parroco nella sua omelia, continuando a dare adito alle sue accuse, senza alcun freno.

Chi ha occhi per vedere veda e chi ha orecchie per sentire senta. Quando dici la verità devi essere pronto a tutto, ma non devi avere paura, perché Dio è con te, è con tutti noi“, Don Guidetti conclude così la sua omelia, consapevole della scomunica che arriverà in tempi brevissimi.

La scomunica per “atti di natura scismatica

Progetto senza titolo 2024 01 03T124058.908
La scomunica di Don Ramon Guidetti

La scomunica nei confronti di Don Ramon Guidetti non si è fatta attendere ed è giunta in data primo gennaio 2024 a firma di Don Matteo Giavazzi, cancelliere della Diocesi. “Don Ramon Guidetti, Presbitero della Diocesi di Livorno e Parroco della Parrocchia di San Ranieri in Guasticce, in data 31 dicembre 2023, durante la Celebrazione eucaristica, ha pubblicamente compiuto un atto di natura scismatica, rifiutando la sottomissione al Sommo Pontefice e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti“, si legge nella nota pontificia, in cui il sacerdote viene sospeso a divinis e rimosso dall’ufficio di parroco della sua parrocchia in provincia di Livorno.

Don Ramon Guidetti è incorso ipso facto – -sul fatto stesso- nella scomunica latae sententiae (ovvero a sentenza emessa). Si ammoniscono i sacerdoti e i fedeli a non partecipare a eventuali sue celebrazioni o ad altre pratiche di culto, perché essi incorrerebbero ipso facto nella gravissima pena della scomunica“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo