Milano, uccide la moglie davanti alla figlia di 10 anni. L’urlo della piccola sentito dai vicini: “Papà, no!”

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Le indagini sulla morte della 43enne trovata senza vita nella sua camera da letto in un appartamento del quartiere Settala, a Milano, continua ad arricchirsi di dettagli inquietanti. La donna è stata uccisa davanti a sua figlia di soli 10 anni, che ha personalmente chiamato i soccorsi. La sua voce, debole e spaventata, ha allertato il numero unico di emergenza, mettendo in moto la macchina dei soccorsi e permettendo alle forze dell’ordine di fermare ed arrestare un uomo di 50 anni, sospettato di aver ucciso la donna. Si tratterebbe proprio del papà della bambina, che da ieri si trova nel carcere di San Vittore, a Milano, con l’accusa di omicidio aggravato.

Oggi è stato rivelato che alcuni vicini di casa avrebbero sentito la bambina gridare nella tarda serata di sabato. “Papà, no!“, avrebbe urlato la minore, nel tentativo di porre fine all’aggressione della mamma.

Le indagini hanno permesso di scoprire che nel 2022 la vittima aveva denunciato ai carabinieri i comportamenti del 50enne, accusato di averla maltrattata, picchiata e minacciata di morte. Da quanto si apprende, in quell’occasione era stata attivata la procedura di codice rosso, anche per la bambina, che all’epoca aveva 7 anni. Da quel momento, però, non è arrivato alcun provvedimento cautelare e non è stata conferita una delega dalla Procura agli investigatori, come riporta Ansa. Dopo questo episodio la donna non ha più presentato una denuncia.

L’arresto del 50enne sospettato del femminicidio

All’arrivo delle forze dell’ordine, l’uomo avrebbe confessato dicendo: “L’ho ammazzata, l’ho ammazzata“. Sembrerebbe, come riporta Ansa, che al momento dell’arresto l’uomo fosse ubriaco. Una prima ricostruzione vedrebbe la donna aggredita mentre stava andando a dormire. Il suo corpo, con indosso il pigiama, è stato trovato in camera da letto, vicino al materasso poggiato a terra. Le autorità avrebbero trovato anche il coltello con cui l’uomo avrebbe sferrato circa una dozzina di colpi contro la donna.

Inoltre, sembra che la telefonata della piccola sia arrivata intorno alle 23 ma che il delitto si sarebbe verificato un paio di ore prima. La bambina sarà udita in un’audizione protetta assistita da uno psicologa, tramite la magistratura minorile.

Milano, il femminicidio e la telefonata della piccola

I dettagli su quanto accaduto sono minimi, ma sembrerebbe che la piccola abbia assistito alla morte della sua mamma. La bambina, consapevole della gravità di quanto accaduto, avrebbe composto il numero di emergenza del 118, raccontando che suo padre aveva ucciso la donna e facendo scattare immediatamente i soccorsi. All’arrivo dell’ambulanza in via Cerca, in zona Settala a Milano, per la donna di 43 anni non vi era già più nulla da fare. Sembrerebbe che sul suo corpo siano state rinvenute ferite da arma da taglio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese, che sono riusciti a mettere in sicurezza la bambina di 10 anni, che sarebbe uscita dal palazzo in cui si è consumata la tragedia insieme a suo padre. L’uomo è stato arrestato, mentre la minore è stata affidata alle cure di una parente. Sulla terribile tragedia sono in corso le indagini dei carabinieri, coadiuvati dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano.

Al momento non vi sono certezze sulla dinamica che avrebbe portato alla morte della donna, né si conosce il movente che avrebbe spinto l’uomo a colpirla fino ad ucciderla. Sono ancora numerosi, infatti, i punti oscuri che circondano la vicenda e su cui spetterà il compito di far luce alle forze dell’ordine.

++Articolo in aggiornamento++

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