Ius Scholae, la maggioranza si spacca: e ora i tempi sono stretti 

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Crepe nel centrodestra anche per la questione cannabis, in discussione alla Camera. La Lega avverte: «Ritiriamo gli atti dall’ordine del giorno». Pd e Cinque Stelle guardano al calendario

Ius Scholae e cannabis aumentano le tensioni in maggioranza, già impegnata nel tenere gli equilibri dopo le frecciate arrivate dal Movimento Cinque Stelle con il caso Conte-Draghi. Ad innescare un pomeriggio caldo è la discussione prevista alla Camera sullo Ius Scholae e sui provvedimenti che riguardano una proposta di legge sulla cannabis.  

La richiesta di “saltare” la discussione sui temi arriva anche da Fratelli d’Italia. La discussione oggi è andata avanti fino al via libera definitivo al secondo decreto sull’attuazione del Pnrr, poi ecco la proposta di legge che mira a consentire la coltivazione in casa di un massimo di quattro piantine di cannabis. A seguire la discussione sul testo che modifica le norme sulla cittadinanza, riconoscendola ai minori immigrati che hanno compiuto un ciclo scolastico di almeno cinque anni. Due provvedimenti contro cui si sono battuti sin dall’inizio sia Lega che FdI. Sullo Ius Scholae Forza Italia mantiene una linea più morbida e dialogante, votando a favore dell’adozione del testo base, anche se poi in commissione, al momento di licenziare il provvedimento, votato contro. Ma senza mai innalzare barricate. Al contrario di Lega e FdI, pronti alla battaglia. 

Dall’altra parte, il centrosinistra difende entrambi i punti, con il Pd in prima fila. Ora la questione, dopo la discussione di oggi, dipende dai tempi: l’esame alla Camera sullo Ius Scholae è previsto a luglio, ma il calendario dei lavori a Montecitorio fissa margini molto stretti: ci sono infatti almeno due decreti da licenziare (il dl Aiuti e il dl semplificazioni fiscali) e poi altri provvedimenti, a cominciare dal ddl concorrenza. Ecco che l’esame dello ius scholae potrebbe riprendere a settembre. 

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