Secondo la leader di FdI: «Il Pd è terrorizzato dall’idea di essere mandato a casa. Non hanno più alcuna identità, se non quella di mantenere il potere a ogni costo. Ma gli italiani lo hanno capito e vogliono cambiare»
Giorgia Meloni critica aspramente il comportamento dei suoi avversari politici per come hanno condotto la campagna elettorale: «La sinistra ha scatenato contro di me e Fratelli d’Italia una campagna d’odio senza precedenti», afferma la leader in un’intervista al Corriere Fiorentino.
«Dicono da giorni che noi saremmo un pericolo per la democrazia, ma la verità è che noi siamo un pericolo per l’egemonia di potere del Pd, che da dieci anni è al governo senza vincere mai le elezioni e che è terrorizzato dall’idea di essere mandato a casa. Non hanno più alcuna identità, se non quella di mantenere il potere a ogni costo. Ma gli italiani lo hanno capito e vogliono cambiare», spiega senza peli sulla lingua la leader di FdI.
Poi, continua: «Abbiamo sempre fatto un’opposizione dura al governo ma mai all’Italia. E in Parlamento non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno quando si trattava di votare provvedimenti utili per i cittadini. E lo abbiamo fatto, certo, rispettando le nostre posizioni e mantenendo sempre la barra dritta. Gli italiani hanno apprezzato la nostra coerenza e hanno capito che siamo persone serie che mantengono sempre gli impegni presi», spiega la leader sottolineando la linea della coerenza seguita dal suo partito.
Infine, alla domanda su quanto la infastidisca essere definita “poco credibile all’estero”, risponde: «Ciò che mi dà più fastidio è che la sinistra sia disposta a tutto pur di governare, persino raccontare all’estero che sull’Italia si abbatterebbero le dieci piaghe d’Egitto in caso di una vittoria del centrodestra. Non si rendono conto che non stanno colpendo me, ma l’Italia. Secondo lei che risultato ha dire, come ha fatto il ministro degli Esteri, che noi intendiamo scatenare una guerra economica? Danneggiare l’Italia, far scappare gli investitori, allarmare i mercati. La sinistra è disposta a tutto. Noi no».