Il ministro degli Esteri della federazione russa Lavrov apre a nuove conquiste: « Finché l’Occidente continuerà a mandare armi, la Russia sposterà i suoi obiettivi strategici più lontano»
Quasi cinque mesi di guerra in Ucraina, e la speranza di far tacere le armi sempre più lontana. Arriva l’ultimo ricatto da Mosca: La Russia continuerà ad allargare i propri obiettivi alla conquista del territorio ucraino, soprattutto se l’Occidente continuerà a mandare armi a Kiev.
A parlare è stato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, il quale ha affermato: «Gli obiettivi militari russi non si concentrano più solo sul Donbass ma riguardano ‘una serie di altri territori’», spiegando che se l’ucraina continuerà a ricevere armi a raggio sempre più lungo, Mosca sposterà sempre più lontano i suoi obiettivi strategici.
Se l’obiettivo a breve termine era il controllo dell’intera regione del Donbass, adesso la Russia guarda più avanti. È stato lo stesso Lavrov ha dichiarare che ora la geografia dell’Ucraina sta cambiando. Intanto, le forze russe hanno chiesto l’accesso alle sale macchine della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove vorrebbero immagazzinare il loro intero arsenale militare.
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky scrive su Facebook: «I missili russi e l’artiglieria non riusciranno a spostarci dal nostro percorso. L’unità ucraina non può essere spezzata da bugie o intimidazioni, falsità o teorie complottistiche. Resisteremo e vinceremo». Mentre Putin continua ad attaccare e Zelensky continua a fare promesse circa l’esito del conflitto, la situazione sembra più o meno sempre uguale. I negoziati veri sempre più lontani e distruzioni e morti all’ordine del giorno.