Si apre il confronto a palazzo Chigi sul voto di oggi. Serve una manovra che possa convertire il decreto entro il 16 luglio
Colpo di coda da palazzo Chigi. Dopo la crisi nata dall’astensionismo 5 Stelle, si cerca il modo di approvare il Dl Aiuti senza ricorso alla fiducia. Il ministro per il rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà, dialoga con tutte le forze della maggioranza.
Secondo fonti governative, serve un accordo “blindato” per fare in modo che il decreto venga convertito entro il 16 luglio. L’invito a procedere per questa strada arriva direttamente da palazzo Chigi.
Le maggiori forze di governo si riuniscono. Silvio Berlusconi chiede un incontro ad Antonio Tajani e i capigruppo di Forza Italia a Senato e Camera, Annamaria Bernini e Paolo Barelli, per analizzare gli sviluppi della situazione.
Anche Luigi Di Maio e i suoi fedelissimi di Insieme per il Futuro avviano un confronto in videoconferenza che riunisce i gruppi di Camera e Senato.