Citizens campioni, decide Rodri con un gol nel secondo tempo. Quanti rimpianti per i nerazzurri di Inzaghi
Il Manchester City è campione d’Europa grazie alla rete di Rodri al minuto 68 e si aggiudica la sua prima Champions League, battendo un’Inter indomita per 95 minuti.
Grande è il rimpianto di Inzaghi e della sua Inter che, seppur scesa in campo contro i favori del pronostico, ha disputato una partita di grande sacrificio, imbrigliando la manovra dei campioni inglesi di Guardiola e sfiorando a più riprese un gol che avrebbe cambiato le sorti della sfida.
Se Barella nel primo tempo non sfrutta una leggerezza di Stones, è Lautaro Martinez a divorarsi la palla del possibile vantaggio a inizio secondo tempo, quando Akanji non si intende col suo portiere Ederson, aprendo un’autostrada al Toro, che calcia addosso all’estremo difensore del City.
Al minuto 68, poi, la qualità del Manchester City permette a Bernardo Silva di incunearsi in area nerazzurra, con Rodri che batte Onana dopo una conclusione di piatto.
Nel finale, dopo che Foden manca il raddoppio in due occasioni piuttosto nitide, l’Inter si divora il pari prima con Lukaku, che a porta quasi vuota centra Ederson, e con Gosens, che sul cross della disperazione di Dimarco, arrivato a recupero scaduto, chiama ancora Ederson alla parata decisiva.
Termina, quindi, una finale in cui la tensione del Manchester City e la spensieratezza dell’Inter, abile a chiudere gli spazi e pressare i portatori di palla avversari con indomita ferocia, per poco non permettono ad una italiana di tornare sul tetto d’Europa dopo tredici anni.
Guardiola, dal canto suo, riesce laddove falliva ormai dal 2011, tornando ad alzare la Champions League, che mai come quest’anno ha il sapore di un’impresa, essendo la prima volta che il secondo club di Manchester arriva alla vittoria del massimo trofeo continentale.