Gli Azzurri vincono al Manuzzi e raggiungono il primo posto del girone di Nations League. Decisivi Barella e Pellegrini: il futuro parte da loro
L’Italia bissa la brillante prestazione già offerta contro la Germania in quel di Bologna dove, però, non era andata oltre il pari. A Cesena, i ragazzi di Mancini, giocano una partita di grande quantità e qualità contro l’Ungheria del CT, Marco Rossi, e portano a casa una vittoria che li proietta in testa al girone 3 di Nations League, dove nell’altra sfida di serata l’Inghilterra ha pareggiato a Monaco di Baviera contro la Germania.
Mancini, per l’occasione, ha scelto una formazione più offensiva rispetto alla partita contro la Germania. 4-3-3 per gli Azzurri, con Donnarumma in porta, schermato dalla linea composta da Mancini e Bastoni al centro, Calabria e Spinazzola sulle fasce. A centrocampo il collaudato trio composto da Cristante, Barella e Pellegrini, mentre in attacco il brillante Gnonto sostenuto da Politano e Raspadori sugli esterni.
La partita: il primo tempo
Parte forte la nazionale di Mancini che pressa a tutto campo e cerca di impensierire la nazionale ungherese, ben messa in campo dal CT italiano, Marco Rossi. Al minuto 21 Mancini, il difensore italiano, sfiora il vantaggio con un gran colpo di testa che viene respinto dal portiere magiaro Dibusz. Rispondono gli ungheresi con Sallai che pochi minuti dopo viene fermato dal grande intervento di Donnarumma. L’Italia riassorbe lo spavento e si getta in attacco dove alla mezz’ora Nicolò Barella, prestazione di grande quantità la sua, porta in vantaggio gli Azzurri. Non si fermano gli uomini del CT Mancini che continuano ad attaccare con costanza la linea difesa avversaria. Al 45’ arriva il meritato raddoppio con Pellegrini che corregge in rete un cross basso partito dal piede di Politano, bravo nell’occasione a saltare secco il terzino avversario.
La ripresa: l’Ungheria si risveglia
Nella ripresa il copione cambia e l’Ungheria, almeno nella prima fase della ripresa, attacca la porta di Donnarumma, impegnando il portierone azzurro per ben due volte nei primi 10’ della ripresa.
Al 61’ l’Ungheria, dopo aver tremato per la traversa colpita da un ispiratissimo Politano, ritorna in partita sfruttando una goffa autorete di Mancini che, così facendo, macchia una gran prestazione. Il CT azzurro corre ai ripari e inserisce forze fresche con Locatelli che rileva Pellegrini, Belotti e Dimarco che sostituiscono Spinazzola e Politano garantendo gamba e vivacità. La partita scorre inesorabile fino al 90’, con i magiari che provano ad impensierire la difesa italiana con palle inattive poco proficue. Nel finale esordio in Nazionale per Zerbin, attaccante del Frosinone, che prende il posto di Barella. I 5’ di recupero scorrono inesorabili e per l’Italia si concretizza una vittoria molto importante per l’economia del girone di Nations League.