L’attività è prevista per dispositivi come pacemaker, defibrillatori cardiaci impiantabili, Loop Recorder
Dal mese di marzo all’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino è attivo il monitoraggio da remoto dei pazienti portatori di dispositivi impiantabili come pacemaker, defibrillatori cardiaci impiantabili, Loop Recorder e dispositivi di resincronizzazione cardiaca.
Lo strumento è indispensabile in ambito cardiologico-aritmologico perché consente di seguire a distanza i pazienti da più punti di vista: dall’analisi del funzionamento del dispositivo e degli elettrocateteri (individuazione precoce di possibili aritmie o malfunzionamenti) al monitoraggio clinico dello scompenso cardiaco. È possibile effettuare il follow up di tali dispositivi in pazienti non autonomi e che hanno difficoltà ad accedere presso i presidi ospedalieri per eseguire il controllo tecnico.
Come funziona il monitoraggio da remoto dei pazienti portatori di pacemaker
Il monitoraggio a distanza consente anche un risparmio di tempo per gli operatori, e per i familiari che devono accompagnare il paziente in ospedale. “Per la prima volta a Branca, dopo l’approvazione della direzione della Usl Umbria 1, avvenuta lo scorso 2 marzo, – spiega il dottor Fabrizio Pagnotta – abbiamo potuto attivare il monitoraggio da remoto ad una paziente recentemente impiantata con un defibrillatore per episodi sincopali secondari a tachicardia ventricolare sostenuta. Grazie a questo strumento, nei due giorni successivi, le è stata individuata una recidiva dell’aritmia, prontamente riconosciuta e gestita a distanza mediante ottimizzazione della terapia farmacologica“.