A Terni l’assemblea rischia di saltare. Bellini e Bori: “Serve una riflessione sulla riforma dell’ente in vista del voto diretto”
Il consiglio provinciale di Terni rischia di saltare. Nella tarda mattinata di mercoledì è infatti convocata la seduta, a cui però non prenderà parte il Partito democratico. L’assenza dei rappresentanti Dem rischia di far saltare il numero legale per la presidente Laura Pernazza, che a quel punto potrebbe riconvocare una nuova seduta nei prossimi giorni.
La nota del Pd
“Il Partito democratico – si legge in una nota del segretario provinciale del Pd di Terni, Fabrizio Bellini, e il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori – non parteciperà alla seduta del consiglio provinciale di Terni, convocata per oggi, per dare seguito alle surroghe necessarie dopo le ultime elezioni amministrative. Ringraziando per l’impegno e la dedizione i nostri rappresentati eletti in Provincia e quelli che sarebbero dovuti subentrare oggi, e rinnovando la piena fiducia in loro, ribadiamo la decisione di non presentarsi al consiglio di oggi. Riteniamo necessario convocare prima gli organismi competenti per aprire una riflessione e un dibattito sulle prospettive, alla luce del fatto che la Provincia, organo importante per la programmazione dell’area vasta, è oggetto di una riforma che potrebbe riportarlo ad essere soggetto ad elezione diretta entro il prossimo anno”.